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Napoli, emergenza rifiuti: nella notte incendi dolosi e blocchi stradali

Altra notte di passione a Napoli, dove si sono registrati 34 roghi di rifiuti e diversi blocchi stradali. Il sindaco De Magistris continua a sostenere che dietro i disordini “c’è una strategia”.
A cura di Alfonso Biondi
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Emergenza rifiuti Napoli

Mentre continua il muro contro muro tra Lega e Pdl sul decreto rifiuti, a Napoli e provincia continuano i disordini. Nella notte i vigili del fuoco sono strati costretti ad eseguire 34 interventi per spegnere i roghi dell'immondizia. Gli incendi dolosi si sono registrati a partire dalle 22:00 e hanno coinvolto sia le strade del capoluogo campano come via Monteoliveto, corso Umberto, via Santa Maria La Scala e il quartiere Pianura in zona Masseria Grande, sia quelle dell'hinterland. In altre zone invece, i rifiuti sono stati riversati in strada, creando così disagi e blocchi alla circolazione. Traffico bloccato in via Montagna Spaccata, in via Foria, corso Amedeo di Savoia, in via Grande Archivio e al corso Umberto.

Il sindaco di Napoli Luigi De Magistris ritiene che gli incendi dolosi non sarebbero opera dei cittadini napoletani, ma che sotto questi disordini si nasconda qualcosa di più: "E' evidente che c'è una strategia dietro ai roghi e ai blocchi stradali. Qualunque cittadino sa che l'incendio di un cassonetto causa diossina. I rifiuti incendiati diventano speciali e occorrono giorni per rimuoverli"- ha dichiarato il neo sindaco ai cronisti che lo incalzavano sulle proteste di questi giorni. De Magistris ha poi voluto sottolineare come la situazione sia degenerata da "quando noi dal Comune abbiamo emanato quattro ordinanze, avviando una rivoluzione".

Ma la situazione nel capoluogo campano resta critica. Ieri Procura di Napoli ha aperto un fascicolo per il reato di epidemia colposa, in relazione alla nuova emergenza rifiuti. E, in base a quanto sottolineato dal Procuratore capo Giovandomenico Lepore, ci sarebbero anche degli indagati, anche se i nomi non sono ancora stati fatti.  "E' stato aperto un fascicolo per epidemia colposa, in base a dati rilevati sia da un punto di vista visivo, dal momento che la spazzatura in strada c'è e la vediamo, sia in seguito alle dichiarazioni di cattedratici relative al rischio della possibilità di un'epidemia"- ha spiegato il procuratore. "Dobbiamo accertare se questo rischio c'è. Per questo abbiamo aperto un fascicolo, per fare accertamenti".

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