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Museo Guttuso: la riapertura, per celebrare l’arte del maestro di Bagheria

Dopo un anno e mezzo, riapre il Museo Guttuso: il 26 dicembre il taglio del nastro a Villa Cattolica, per un’iniziativa all’insegna dell’arte del grande maestro di Bagheria.
A cura di Federica D'Alfonso
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Renato Guttuso (1911-1987)
Renato Guttuso (1911-1987)

Il 26 dicembre 2016, dopo un anno e mezzo di inattività, a Bagheria riapre il Museo Guttuso. In seguito alla importante opera di riqualificazione, che ha riguardato ogni aspetto degli allestimenti, dalle sale all'illuminazione fino alle nuove tecnologie impiegate per la fruizione all'avanguardia delle opere, è prevista una giornata di riapertura ufficiale, con un programma molto ricco. Una data importante, per celebrare l'arte e la cultura a cui Bagheria e la Sicilia hanno dato i natali.

La riapertura coinciderà, non a caso, con il 105° anniversario della nascita di Renato Guttuso, sepolto nel giardino di Villa Cattolica e al quale il Museo è dedicato. La direttrice del Museo, Dora Favatella Lo Cascio, ha spiegato, durante una conferenza stampa, che “non si tratta semplicemente dell’allestimento di una mostra, ma dell’allestimento di un Museo intero. Un Museo importante, fiore all’occhiello della città, visitato negli anni da due milioni e mezzo di persone”.

Il Museo Guttuso

Villa Cattolica (Bagheria), sede del Museo Guttuso
Villa Cattolica (Bagheria), sede del Museo Guttuso

Nel 1973 Renato Guttuso dona molte opere alla sua città natale: nel 1990 nasce ufficialmente il Museo Renato Guttuso, nelle sale della bellissima Villa Cattolica. Sono esposte oltre mille opere, rappresentative di oltre quarant’anni di attività di Guttuso, ma non solo: vi sono conservate opere di Onofrio Tomaselli, Silvestre CuffaroDomenico QuattrociocchiPina Calì e Giuseppe Pellitteri, nomi importanti dell'arte del XX secolo. Altre sezioni di rilievo sono dedicate al cartellonismo cinematografico, alla pittura di carretto e alla fotografia.

Il progetto di riqualificazione, sostenuto dall'Unione Europea, restituisce al pubblico una struttura più attrezzata e facilmente accessibile: un nuovo ascensore, un impianto di illuminazione all'avanguardia, postazioni touch screen e un sistema innovativo che permette il monitoraggio dello stato di conservazione delle opere.

La riapertura: l'arte di Bagheria

Renato Guttuso nel suo studio (1960)
Renato Guttuso nel suo studio (1960)

Con l'hashtag #aspettandovillacattolica anche sui social si attende la giornata del 26 dicembre, che riaprirà ufficialmente le sale del Museo. Oltre alle sale, ampliate e rinnovate, i festeggiamenti prevedono la presentazione del nuovo logo della città di Bagheria, nato dalla fantasia e dagli studi storici iconografici di Alessio Manna, studente dell'Accademia di Belle Arti di Palermo.

Alle ore 17 è previsto il taglio del nastro alla presenza delle autorità, e dalle 19 l'ingresso per il pubblico, con la possibilità di effettuare una visita guidata nei nuovi spazi del complesso monumentale di Villa Cattolica.

Il Museo Guttuso, con il nuovo allestimento, festeggia anche un importante ampliamento della sua esposizione permanente: lo scorso febbraio i manifesti e le locandine cinematografiche di alcuni film di Giuseppe Tornatore e alcune opere dell'artista Giovanni Leto sono entrate ufficialmente a far parte del tesoro di Villa Cattolica. Un ulteriore occasione per rendere omaggio a Bagheria e alla sua arte: 19 pezzi unici, fra locandine e manifesti cinematografici di alcuni dei film più belli del regista siciliano, come “Nuovo Cinema Paradiso”, “Stanno tutti bene”, “La Leggenda del pianista sull’oceano” e “Baaria”, e due opere di Giovanni Leto, “Essenza, 2002” e “Libro di artista, 1994”.

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