Mps, l’Ue boccia il piano di salvataggio: “Servono misure più severe”
All'Unione europea non piace il piano di ristrutturazione messo in piedi dal governo italiano per salvare il Monte Paschi di Siena ritenendolo troppo morbido. Lo rivela il Financial Times dando notizia di una lettera inviata dal commissario europeo alla concorrenza, Joaquin Almunia, al nostro ministro delle finanze Fabrizio Saccomanni. Nella missiva Almunia giudica troppo morbido il piano di salvataggio soprattutto per quanto riguarda i compensi dei manager e il taglio dei costi, e spiega che senza modifiche urgenti la commissione Ue aprirà una procedura di infrazione a carico dell'Italia della durata di sei mesi che potrebbe portare anche a sanzioni o al rimborso forzato dei 3,9 miliardi di Monti bond. Nel mirino del commissario ala concorrenza infatti ci sono proprio i bond voluti dal governo Monti e giudicati al limite delle regole europee per gli aiuti di Stato alle imprese.
Per il Tesoro solo normale confronto – Dal ministero dell'encomia però gettano acqua sul fuoco spiegando che la lettera di Almunia non è un bocciatura ma fa parte del normale dialogo apetto tra l'Italia e la Commisisnoe europea. In una nota il Tesoro ha ricordato di "avere avviato la procedura di sostegno al Monte dei Paschi nel corso del 2012 e di aver comunicato alla Commissione, il 7 dicembre, l´intenzione di sottoscrivere strumenti finanziari emessi da Mps", operazione che poi Bruxelles ha autorizzato pochi giorni dopo. "L´esame del piano da parte della Commissione prosegue come di prassi, in un rapporto di reciproca collaborazione con le istituzioni italiane" fanno sapere dal Tesoro, spiegando che quello in atto con Bruxelles è "un dialogo in costante evoluzione, aggiornato da interlocuzioni che hanno avuto luogo anche dopo la data del 17 luglio a cui risale la lettera diffusa, allo scopo di approfondire le richieste formulate dal commissario, fornire ulteriori elementi sul piano, discutere diverse opzioni".