Mps, i legami con Berlusconi e il Pdl
Non è passata inosservata la dichiarazione del tutto inaspettata di Silvio Berlusconi ieri sul caso Mps che sta animando il dibattito politico italiano. "Non voglio espormi dando un giudizio su qualcosa che non conosco e su un'istituzione a cui voglio bene" ha detto il Cavaliere interpellato dai giornalisti, lasciando così intuire il legame che da anni lega l'ex Premier con l'istituto di credito senese. Spulciano tra le carte infatti viene fuori che il rapporto tra il Cavaliere e Mps risale addirittura agli anni settanta, ai tempi di Edilnord, quando i sostanziosi finanziamenti della banca permisero a Berlusconi di costruire un impero immobiliare. "Grazie a Mps potei costruire Milano 2 e Milano 3 perché era l’unica banca che concedeva mutui premiando la puntualità dei pagamenti" ha ammesso lo stesso Berlusconi, ma va ricordato che quei prestiti non erano normali operazioni se, come rivela il Fatto Quotidiano, un'inchiesta del sindacato ispettivo della banca già nel 1981 lanciava l'allerta sulla "posizione di rischio verso il gruppo Berlusconi che ha caratteristiche del tutto eccezionali e dimostrano un comportamento preferenziale accentuato". Il rapporto tra Cavaliere e Mps però prosegue fino ai giorni nostri visto che fino a poco tempo fa buona parte delle ricchezze era depositata proprio su conti Mps, e anche i famosi pagamenti alle Olgettine da parte del ragionier Spinelli partivano proprio dalla filiale di Segrate del Montepaschi.
Il rapporto tra Mps e centrodestra non si ferma certo al Cavaliere. Uno dei beneficiari delle linee di credito del Monte Paschi ad esempio era il Credito cooperativo fiorentino presieduta per decenni dal coordinatore del Pdl Denis Verdini, prima di fallire, e da dove sono passati anche i crediti a Dell'Utri. Del resto come ricorda Linkiesta nel gruppo Mps da anni vi erano uomini vicini a Verdini e appartenenti prima a Forza Italia e poi al Pdl senese. Insomma a parte il Pd, il gruppo Monte Paschi è da sempre terreno di conquista di politici e imprenditori compresi quelli di centrodestra, una spartizione abbastanza importante per non affondare la lama in attesa di capire come va a finire.