Mozzarelle contaminate: il 70% dei latticini è infettato da batteri, nessun controllo delle Asl
Il procuratore Raffaele Guariniello è famoso per essere un segugio di tutti gli illeciti quotidiani che coinvolgono i consumatori e le violazioni ai loro danni. È proprio lui ad aver chiesto una perizia a quattro professori universitari dopo che lo scorso anno mezza Europa è stata interessata dal fenomeno delle mozzarelle blu. Dati estremamente allarmanti emergono dalle analisi condotte sui latticini: quasi il 70% delle mozzarelle esaminate è risultato positivo alla contaminazione da microrganismi “pseudomonas fluorensces”. Le Asl non hanno abbastanza personale e risorse per controllare tutti i caseifici, così in tavola finiscono prodotti nocivi per la salute. A questo bisogna aggiungere che la legge 283 sui cibi avariati è stata recentemente cancellata dal Governo e che da recenti indagini è emerso che latte e derivati sono a rischio di contaminazione da diossina.
Il rapporto trasmesso dal Pm Guariniello al Ministero della Salute tratteggia scenari inquietanti. A quattro professori, due esperti in chimica e due in microbiologia, hanno posto sotto esame circa mille prodotti proveniente da diverse province del paese, la maggior parte dei quali è risultata contaminata da batteri indesiderati. Il motivo del contagio è l'utilizzo di acque di pozzo durante i cicli di produzione e scarsi controlli da parte delle autorità delegate a garantire la salubrità dei prodotti. Sono oltre una decina gli stabilimenti in cui sono state rinvenute mozzarelle contaminate, si tratta di caseifici molto diversi tra loro anche per scala produttiva. Il fenomeno sembra interessare tanto le grandi produzioni che le aziende a condizione familiare. I responsabili delle aziende sono stati iscritti nel registro degli indagati in virtù della violazione della legge 1962 sugli alimenti e il commercio di prodotti pericolosi per la salute.
L'apertura delle indagini lo scorso giugno, a seguito del diffondersi del fenomeno delle mozzarelle blu. Controlli a tappeto in diverse attività casearie hanno portato alla luce pratiche poco igieniche come l'utilizzo di acqua dei pozzi per il raffreddamento dei latticini. Una pratica illegale che viola il decreto legislativo 31 del 2001 che impone l'utilizzo di acqua di natura “alimentare” per la produzione delle mozzarelle. Il pool di Guariniello e il nucleo dei Nas hanno eseguito monitoraggi in accordo con la polizia giudiziaria. È stato informato il ministro della Sanità, Ferruccio Fazio, che però si è limitato a inviare alle Regioni una lettera per sollecitare i controlli delle Asl. Con la relazione presentata nei giorni scorsi dal Pm, il Ministero dovrà adottare misure di maggior efficacia per bloccare la commercializzazione di prodotti potenzialmente nocivi per la salute umana.