Movimento Alterado, fare soldi con lo spettacolo della morte (VIDEO)
È tarchiato ma prestante; il collo taurino, incassato nel torace, svela le sue origini campagnole. Lo sguardo è serio e pensoso (nonostante gli occhi da bue), teso all’orizzonte, con quell’aria di chi ha visto tutto ed è pronto a sfidare il futuro. L’abbigliamento è rigorosamente #narcostyle: cappello da bovaro sopra la testa rapata, giacche lucide e ricamate su camice di raso nero o colorate (che lasciano intravedere il petto depilato), stivali di cuoio a punta sotto pantaloni attillati. Il volto da ragazzino è incorniciato da una barbetta alla Cavour. Un vezzo estetico che lo differenza dalla massa dei cantanti messicani, famigerati interpreti dei narcocorridos dedicati alle gesta dei trafficanti di droga.
Alfredo Rìos, alias El Komader, è una superstat del Movimento Alterado. È nato a Culiacàn, capitale dello stato norteño di Sinaloa, nel cuore del narcoimpero di El Chapo (il capo dei capi dei cartelli messicani da poco arrestato). La violenza per Alfredo è pane quotidiano: nella sua città alla fine del 2013 si sono contati 1208 omicidi di cui 982 dovuti agli scontri tra cartelli rivali e in conflitti a fuoco contro i gruppi speciali dell’esercito messicano. Culiacàn ha circa 750mila residenti il che significa che l’anno scorso ci sono stati 3 morti ogni 620 abitanti. El Komander è tra i leader del Movimento Alterado, una evoluzione patologica dei narcocorridos rinominati corridos enfermos (cioè malati) acquistabili sul sito.
Nella sua biografia c’è scritto: «uno dei maggiori esponenti del Movimento Alterado, un genere musicale che esalta il culto delle pallottole e della morte». Insomma i narcocorridos de Los Tigres del norte e de Los Tucanes de Tijuana sono ormai un repertorio per anziani cardiopatici. Una delle sue canzoni più ascoltate (quasi 16 milioni di visualizzazioni!) è Cuernito Armani: un narcotrafficante internazionale (come si vede nell’introduzione del video) che usa il suo fucile mitragliatore con eleganza impareggiabile (da qui il riferimento ad Armani).
Si dice in giro che il Movimento sia finanziato dai narcotrafficanti con l’obiettivo di spingere i giovani ad affiliarsi ai cartelli. L’offerta è di quelle che fa tremare le vene ai polsi: lusso, potere e violenza in sostituzione di miseria, stenti e sottomissione. Ovviamente in nessuno dei brani musicali si accenna al destino a cui vanno incontro: carcere, torture e morte. Il video ufficiale che promuove gli artisti del Movimiento si chiama Sanguinarios del M1 e ha totalizzato più di 3 milioni e mezzo di visualizzazioni con oltre 1200 commenti di minacce di morte tra sostenitori del gangsta rap e fan dei corridos enfermos.
Con lo stesso titolo troverete su Youtube, con ben oltre 4milioni e 200mila visualizzazioni, anche una delle tante fiction che celebrano le avventure dei narcos.
Sul sito i fan de El Komander e degli altri alterados possono entrare in contatto con gli artisti, scaricare i brani e i video, ordinare gadget, conoscere le date dei concerti e comprare i biglietti per i tour in Messico e negli Stati Uniti (soprattutto nelle città in cui i latinos hanno assunto il controllo del territorio). I fratelli Valenzuela, proprietari della casa discografica, dichiarano di essere gli inventori dell’alterazione: una fusione della musica tradizionale messicana con il gangster rap dentro al genere già affermato dei narcocorridos.
Il panegirico dei discografici serve, in buona sostanza, a raggirare la comunità dei fan mettendo in pratica una spudorata operazione commerciale: le storie sono quelle dei narcotrafficanti messicani ma il business è made in Usa, come a dire che nella penisola centroamericana ci si ammazza mentre negli States si fanno i soldi con lo spettacolo della morte. Insomma, un vero e proprio canale di promozione pubblicitaria che esalta lo stereotipo della violenza criminale, mostrata come unica via di accesso al potere, utilizzato dai cartelli della droga per reclutare carne fresca da macello da immolare sul fronte della narcoguerra.