Mossa a sorpresa della Bce: tassi azzerati e Quantitative easing a 80 miliardi al mese
Mario Draghi aveva promesso ampiamente nei mesi scorsi che la Bce avrebbe fatto di tutto per sostenere l'economia dell'eurozona, ma nessuno si aspettava quanto annunciato oggi dal governatore al termine del Consiglio direttivo della Banca Centrale Europea. Con una mossa senza precedenti infatti la Bce oggi ha tagliato tutti i tassi di riferimento sul costo del denaro e addirittura azzerato il tasso principale di rifinanziamento ora al minimo storico dello 0,0%. Nel dettaglio, il tasso principale di rifinanziamento scende quindi di cinque punti base allo zero tondo, il tasso sui depositi già negativo viene ridotto a -0,40% da -0,30%, mentre quello di rifinanziamento marginale è stato tagliato allo 0,25% dallo 0,30%.
Non solo, tra la serie di misure dal forte impatto annunciate oggi anche l’incremento a partire da aprile degli acquisti mensili dei titoli di Stato, il cosiddetto Quantitative easing, portato da 60 a 80 miliardi di euro. Una misura che non era contemplata nemmeno nelle più rosee previsioni degli analisti finanziari e considerata quella dal più forte impatto. Ma Mario Draghi e il direttivo della Bce però sono andati oltre annunciando che per la prima volta nel programma di Quantitative easing rientreranno anche i bond emessi dalle aziende private, con l'unico vincolo che abbiano un rating alto a livello di investimento.
Infine Draghi ha annunciato che da giugno la Bce lancerà quattro nuove Tltro, cioè operazioni di finanziamento a lungo termine alle banche attraverso aste di liquidità con le quali le banche possono prendere denaro a condizioni estremamente favorevoli con l'impegno di sostenere il credito. Le nuove aste avranno durata di 4 anni e un tasso negativo pari al nuovo tasso sui depositi cioè -0,40%. La serie di decisioni inattese hanno fatto schizzare in alto i mercati finanziari del Vecchio Continente con Piazza Affari tra le migliori con un +4%. Bene anche Parigi con il +3,1%, Francoforte con il +2,5% e Londra con lo 0,9%.
Con queste operazioni "vogliamo sfruttare le sinergie tra diversi strumenti e agevolare ancora le condizioni di accesso al credito" ha spiegato Draghi ribadendo che lo scopo è rilanciare l'economia e riportare l'Eurozona vicino all'obiettivo di inflazione al 2%. La Banca centrale europea punta a "un ulteriore allentamento delle condizioni finanziarie, a stimolare il credito e rinforzare la ripresa" ha proseguito Draghi ricordando che il pacchetto di misure è stato varato anche alla luce di una "crescita più debole del previsto a inizio anno" e della "volatilità dei mercati emergenti"