Morto l’ex SS Alois Brunner: ordinò l’uccisione di 100mila ebrei
Alois Brunner, uno dei più feroci gerarchi nazisti, stretto collaboratore di Adolf Eichmann, è morto all'età di 98 anni. Il decesso è stato confermato solo oggi ma risale a 4 anni fa, ed è avvenuto in Siria. A renderlo noto è stato il centro Wiesenthal di Gerusalemme che si basa su informazioni ottenute da un ex 007 tedesco che a lungo ha operato in Medio Oriente. Il nazista aveva tra l’altro insegnato ai servizi segreti di Hafez Assad (padre di Bashar) le tecniche di tortura ai dissidenti. Brunner, che avrebbe ordinato personalmente l'uccisione di 100mila ebrei, era da anni ricercato in tutto il mondo, anche se lo scorso aprile era stato depennato dalla lista dei latitanti nazisti ricercati. Da tempo, infatti, circolavano notizie insistenti sulla sua morte, mai confermate ufficialmente.
Alois Brunner si rifugiò a Roma nel 1954 utilizzando un falso passaporto della Croce Rossa. Dalla capitale italiana si spostò in Egitto e da lì, con il falso nome di George Fischer, in Siria. Qui avrebbe insegnato quanto appreso come gerarca nazista a Hafez Assad, in particolare le tecniche di tortura degli oppositori politici. In Medio Oriente sarebbe riuscito a sopravvivere a due tentati omicidi da parte dei servizi segreti israeliani. Nel 2001 un tribunale francese ha condannato Brunner all’ergastolo per il suo ruolo nella deportazione degli ebrei francesi. Brunner è stato responsabile del campo di Drancy, dove venivano raccolti gli ebrei prima di essere spediti nei lager nazisti.