Morto B.B. King: il blues dice addio a una leggenda
B.B. King, il re del Blues, è morto nella notte nella sua casa di Las Vegas: aveva 89 anni e da tempo era malato di diabete. Le sue condizioni si erano recentemente aggravate, tanto che ne era stato disposto il ricovero in ospedale per effettuare accertamenti. Nella sua straordinaria carriera il musicista ha inciso 50 album in studio e potato i suoi brani in tour in tutto il mondo, molte volte toccando anche l'Italia. Alcuni suoi pezzi, come "The Thrill Is Gone", sono diventati del capolavori planetari. B.B. King suonava con una chitarra Gibson, che aveva amorevolmente "ribattezzato" ‘Lucille'.
Riley B. King, questo il nome di battesimo del bluesman, era nato il 16 settembre del 1925 a Itta Bena. Figlio di contadini, per anni aveva lavorato nei campi per la raccolta del cotone prima di tentare l'avventura della musica, in particolare del blues, approcciato prendendo parte alle lezioni di un coro gospel. Il bluesman ha vinto 15 Grammy Award, l'ultimo nel 2009, per il miglior disco blues. Godeva di una stima immensa nel mondo della musica, tanto che anche tra i più grandi artisti era sempre presente il desiderio di "duettare" con lui: ci sono riusciti nomi del calibro di Elton John e Luciano Pavarotti, ma anche Eric Clapton e Phil Collins, oltre agli U2 che lo vollero sul palco per l'incisione della sua "When love comes to town".
Nel suo libro "The History of the Blues" Francis Davis ha scritto: "Il nome di King è sinonimo di blues, tanto quanto un tempo quello di Louis Armstrong lo era per il jazz. Non bisogna essere un fan del blues per aver sentito parlare di King".
In Italia, tra i primi a ricordare il musicista c'è Giorgia che su Facebook lo ricorda così:
BBKing
una vita di note si saluta col sorriso
king of blues