Morte Stefano Cucchi. “Ora dovranno chiederci tutti scusa, anche lo Stato”, il post di Ilaria
Con un post apparso sul suo profilo Facebook, Ilaria Cucchi ha commentato la notizia della confessione di uno dei carabinieri accusato dell'omicidio di suo fratello Stefano. “Processo Cucchi. Udienza odierna ore 11.21. Il muro è stato abbattuto. Ora sappiamo e saranno in tanti a dover chiedere scusa a Stefano e alla famiglia Cucchi”, ha scritto la donna. "Ci chieda scusa chi ci ha offesi in tutti questi anni – scrive Cucchi in un altro post – Ci chieda scusa chi in tutti questi anni ha affermato che Stefano è morto di suo, che era caduto. Ci chieda scusa chi ci ha denunciato". "Sto leggendo con le lacrime agli occhi quello che hanno fatto a mio fratello. Non so dire altro – prosegue – Chi ha fatto carriera politica offendendoci si deve vergognare. Lo Stato deve chiederci scusa. Deve chiedere scusa alla famiglia Cucchi".
La svolta questa stamattina, a nove anni dalla morte del fratello, all’inizio dell’udienza del procedimento penale che vede cinque carabinieri imputati per la vicenda della morte del geometra romano. Il carabiniere Francesco Tedesco ha puntato chiaramente il dito contro i colleghi Raffaele D’Alessandro e Alessio Di Bernardo. Il pm Giovanni Musarò ha reso nota un’attività integrativa di indagine dopo che uno degli imputati, Tedesco, appunto, in una denuncia ha ricostruito i fatti di quella notte e ha “chiamato in causa” i dei militari imputati per il pestaggio. Sarebbe stata infatti trovata un’annotazione di servizio in cui il militare riferiva del fatto, nota che sarebbe peraltro sparita. Sotto processo ci sono Alessio Di Bernardo, Raffaele D’Alessandro e Francesco Tedesco, tutti imputati di omicidio preterintenzionale e abuso di autorità, Roberto Mandolini di calunnia e falso, e Vincenzo Nicolardi di calunnia.
"Immensa soddisfazione, la famiglia Cucchi ne aveva diritto". Sono le parole di Riccardo Casamassima, l'appuntato dei carabinieri che con la sua testimonianza ha fatto riaprire l'inchiesta sulla morte di Stefano, commentando la denuncia del collega che ha ricostruito i fatti di quella notte di 9 anni fa e ha "chiamato in causa" gli altri militari imputati per il pestaggio. "Mi è venuta la pelle d'oca nell'apprendere la notizia. Tutti i dubbi sono stati tolti". "Signora Ministro io sono un vero carabiniere. L'Italia intera ora aspetta i provvedimenti che prenderà sulla base di quello che è stato detto durante l'incontro. Sempre a testa alta. Bravo Francesco, da quest'oggi ti sei ripreso la tua dignità", ha concluso Casamassima.