Morte Pantani, indagine e nuovi sviluppi
La strada è ancora lunga, ma aver ottenuto la riapertura dell'indagine sulla morte del Pirata è una prima vittoria da parte della famiglia pantani da sempre in prima linea per fare luce su una vicenda che ha molte più ombre che luci. Una strada tortuosa, come ha confermato il legale Antonio De Rensis, ma che porterà alla fine del tunnel per dimostrare la tesi che darebbe dignità a Marco Pantani: nessuna overdose e suicidio, piuttosto un omicidio che qualcuno ha provato a trasformare in qualcosa che non era. E' da dieci anni che che il Pirata non c'è più e da dieci anni la mamma e la sua famiglia stanno lottando contro delle sentenze che fino a ieri sembravano inattaccabili ma ch da qualche ora scricchiolano sotto la riapertura del caso.
E' questa la prima grande vittoria ottenuta: il pm Elisa Milocco, titolare dell'inchiesta bis sulla morte di Marco Pantani, dovrà rileggere le carte, rivedere le testimonianze, riesaminare i reperti e gli indizi attorno a quella morte velata dal mistero. Dovrà fare chiarezza tra le tante anomalie che circondano le ultime ore di vita del Pirata, e non sarà facile. Perché la ricostruzione di ciò che avvenne tra le 10 di mattina e le 21 è resa ancor più ardua dal tanto tempo passato, da un Residence oramai demolito, da testimonianze oramai lenite dal tempo.
Le domande sono molteplici, così come le contraddizioni. Si dice che Pantani chiese l'intervento dei Carabinieri per persone moleste che non lo lasciavano stare ma nessuna Forza dell'Ordine arrivo. Alla reception prima una ragazza poi il suo collega non si preoccuparono di verificare mai se le lamentele del Pirata avessero un motivo oppure no e quando alla sera si decise di aprire la stanza trovando il cadavere del Pirata, tutto si complica ancor più.
Ci sono da verificare i tabulati delle telefonate che sono intercorse subito dopo la notizia tra quelli che sono stati identificati come gli spacciatori di Pantani, la telefonata arrivata d un misterioso imprenditore di Rimini che era a cena in quel mentre con l'ex amante del Pirata. E poi ancora: con una stanza così a soqquadro come mai nessuno nel Residence aveva sentito rumori?
De Rensis spiega come si è riusciti a riaprire il fascicolo: "Quando i genitori di Marco mi hanno contattato, mi sono riservato prima di ‘capire' perchè non volevo creare false illusioni ma non c'è voluto molto per comprendere che c'era molto lavoro da fare. L'esposto presentato è una rilettura, un esame degli atti di indagine e processuali. Ci sono state molte mancanze, molte lacune, accertamenti non fatti e una tesi seguita poche ore dopo la scoperta del corpo di Marco mai più abbandonata e che credo vada invece assolutamente rivisitata".