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Morte Giulio Regeni, Farnesina: “Ricevuto dall’Egitto parte del materiale dell’inchiesta”

In una nota la Farnesina ha spiegato di aver ricevuto dagli inquirenti egiziani parte del materiale dell’inchiesta. Intanto il direttore del dipartimento di medicina forense del Cairo ha smentito le dichiarazioni trapelate ieri sulla a proposito delle modalità dell’uccisione di Regeni. “Notizie totalmente inventate e assolutamente prive di fondamento”.
A cura di Davide Falcioni
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All'indomani delle presunte rivelazioni del direttore del dipartimento di medicina forense del Cairo, secondo cui Giulio Regeni sarebbe stato torturato per cinque giorni prima di essere ucciso, gli investigatori italiani si apprestano ad esaminare nei prossimi giorni una parte dei documenti prodotti dai colleghi egiziani. L'ambasciata italiana al Cairo ha infatti ricevuto nel pomeriggio di oggi una nota verbale con la quale il ministero degli Esteri egiziano ha trasmesso alcuni dei materiali investigativi, relativi all'omicidio del giovane ricercatore, richiesti nelle scorse settimane dal governo italiano attraverso canali diplomatici. A renderlo noto è un comunicato della Farnesina nel quale si spiega che i documenti sono stati messi subito a disposizione del team investigativo italiano che opera al Cairo su mandato della Procura della Repubblica di Roma.

Nella nota si legge che la Farnesina "prende atto della consegna di una parte del materiale richiesto. Si tratta in particolare di informazioni relative a interrogatori di testimoni da parte delle autorità egiziane, al traffico telefonico del cellulare di Giulio Regeni e a una parziale sintesi degli elementi emersi dall'autopsia". Tuttavia, "non risultano essere stati ancora consegnati altri materiali informativi richiesti dalle note verbali della nostra ambasciata". "Si tratta – conclude la nota – di un primo passo utile. La Farnesina ritiene tuttavia che la collaborazione investigativa debba essere sollecitamente completata nell'interesse dell'accertamento della verità".

Intanto oggi Hisham Abdel Hamid, direttore del Dipartimento di Medicina legale del Cairo, ha smentito seccamente le notizie riportate ieri da Reuters a proposito delle modalità con cui Regeni è stato ucciso. Si tratta – secondo l'egiziano – di un'informazione "totalmente inventata e assolutamente priva di fondamento". Abdel Hamid ha reso noto di non essere "mai stato ascoltato dalla procura riguardo a questo caso" e di "non aver mai rilasciato dichiarazione alcuna" su come immagina sia stato assassinato l'italiano.

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