Morta Nadine Gordimer, scrittrice Premio Nobel e attivista anti-apartheid
Dopo Nelson Mandela se n'è andata un'altra colonna della lotta contro l'apartheid. E' morta infatti Nadine Gordimer, una delle più importanti scrittrici sudamericane, vincitrice di un Premio Nobel per le Letteratura nel 1991. La famiglia, in una nota diramata alla stampa, ha spiegato che l'autrice è morta "serenamente" all'età di 90 anni nella sua abitazione di Johannesburg. Insieme a lei c'erano i suoi figli Orianne e Ugo. La scrittrice è morta dopo una lunga malattia. Grande amica di Nelson Mandela, che volle vederla appena uscito dal carcere, nei suoi romanzi Gordimer ha spesso affrontato il tema della difficoltà nei rapporti interrazziali, spiegando i fattori politici e culturali che hanno favorito l’Apartheid.
Nadine Gordimer era malata di cancro
Nadine Gordimer aveva annunciato la sua malattia in un'intervista a Repubblica rilasciata di recente: "Ho un cancro al pancreas e mi procura molto dolore. Quando ho scritto il mio ultimo romanzo non lo avevo, non era ancora incominciato, e quello che ho scritto non ha nulla a che vedere con la malattia. La mia energia era immutata, e anche la mia attività intellettuale. Guardavo alla vita come ho sempre fatto. Non so quanto riuscirò a parlare. Non mi sento molto bene". Per questa ragione la donna aveva dato l'addio alla scrittura dei romanzi: "Forse scriverò ancora un paio di racconti. Non ho più l'energia, scrivere mi fa star male e sono troppo critica, troppo esigente verso il mio lavoro, non credo che accetterei qualcosa che non mi soddisfa".
Scrittrice e attivista per i diritti umani
Nadine Gordimer non fu solo una scrittrice, ma anche un'attivista politica iscritta al partito di Nelson Mandela, l'African national congress, quando era ancora fuorilegge. Nel 1987 la Gordimer fu tra le fondatrici del Congress of South African writers, organizzazione che aveva lo scopo di promuovere la cultura nelle comunità più povere e discriminate.