Monti: “Sento il peso di decisioni non facili, ma la riforma è equa e incisiva”
Sono decisioni non facili quelle che il Governo sta prendendo in questi giorni sulla riforma del lavoro e sono state decisioni non facili anche quelle sulle pensioni e in genere sulle riforme varate fin qui dal Governo tecnico. Lo conferma il Premier Monti che rivela di sentirne tutto il peso ma anche di non poter fare diversamente per risollevare la situazione grave dell'Italia. In ogni modo il Premier durante la visita lampo ad Astana in Kazakhstan, direzione Seul, ha assicurato che nel Governo si è cercato "di essere equi nel distribuire i sacrifici" confermando che il giudizio finale sulla proposta di riforma del lavoro è positivo.
Rispetto per il Parlamento ma i tempi sono stretti – Monti, che durante lo scalo tecnico da lui definito di "importanza politica" ha incontrato anche il premier kazako Karim Masimov con cui ha parlato di politiche energetiche dei due Paesi, oggi è atteso a Seul per partecipare al vertice sulla sicurezza nucleare dove incontrerà tra gli altri anche il Premier indiano Singh. Nonostante l'appuntamento sia di politica internazionale la delicata situazione nel nostro Paese con il dibattito in corso non ha potuto esimere Monti dall'intervenire nuovamente sulla riforma del lavoro. Il Presidente del Consiglio benché da giorni ripeta che il Parlamento è sovrano ribadisce, come fatto qualche giorno fa, che i tempi sono stretti e che l'Esecutivo non ha nessuna intenzione né di impantanarsi in un lungo dibattito in Aula né di stravolgere il testo della Fornero.
Le decisioni difficili sono inevitabili – "Cercheremo di avere un risultato finale in tempi non troppo lunghi e che sia il più vicino possibile a quanto abbiamo presentato" ha detto il Premier ricordando anche che i cambiamenti per il Paese non saranno immediati, "non ci si può illudere che ciò avvenga dall'oggi al domani" ha detto Monti bacchettando anche i politici per aver "gestito in modo non ottimale" il Paese per decenni. Insomma rispetto per tutti, dal Parlamento alle parti sociali, ma bisogna andare avanti e prendere decisioni difficili , del resto ha chiarito Monti "dal 16 novembre, da quando ci è stata affidata questa responsabilità non abbiamo potuto evitare di prendere decisioni difficili" per il bene dell'Italia.