Monti ospite a Leader: accenni di sensibilità umana?
Ospite della trasmissione Leader, condotto da Lucia Annunziata, Mario Monti è stato sottoposto a dura prova da un parterre interessante, rappresentativo di diverse istanze sociali che la compagine presentata dall'attuale premier include tra quelle che non sarebbero di primaria importanza ai fini dell'immediata azione politica, ma che andrebbero sottoposte ad una discussione parlamentare molto ampia. La prima parte della trasmissione propone sostanzialmente questioni politiche, dove lo schema delle domande ribadisce la volontà in studio di provare ad estorcere a Monti affermazioni sbilanciate sul destino della sua esperienza e della forma che potrebbe assumere in un eventuale accordo per governare con il centrosinistra. Il premier, ribadendo l'identità riformista che ostenta da quando si è pubblicamente proposto, ha ribadito la sua alterità rispetto a quelle forze di un futurismo che lui ritiene passatista.
Una studentessa bocconiana ha elencato una serie di punti che gli studenti formati nella stessa culla del premier hanno da contestargli. Lucia Annunziata, dopo l'elencazione, traduce la questione in termini pratici:"Presidente, c'è la sensazione che la si accusi di essere sostanzialmente un senza cuore, di non avere alcuna sensibilità sociale". "Nego questa accusa – ha risposto Monti – tuttavia mi preme sottolineare che non dovremmo dare al fattore cuore più di quanto esso ne meriti, poiché in passato la politica del cuore ha fatto grande abuso"
#Monti:"Non sono un senza cuore. Il paese è troppo DeAmicisiano: i nostri problemi derivano da un abuso di cuore nel passato" #Leader
— fanpage (@fanpage) 01 febbraio 2013
Da qui il presidente è stato interrogato sui più svariati temi, che non hanno propriamente riguardato quelle questioni politico economiche che il premier tende a scacciare. Claudio Sardo, direttore de L'Unità l'ha attaccato sulla battuta di quest'oggi sul Pd ed il presidente ha anche tirato in ballo le accuse che Matteo Renzi gli ha lanciato questo pomeriggio, sulla contraddizione nel decidere di scendere in campo:
#Sardo a #Monti:"La battuta sul #Pd nato nel 1921 è degna del peggior #Berlusconi". #Leader
— fanpage (@fanpage) 01 febbraio 2013
#Monti:"Non mi sono sentito di andare incontro ad un futuro nel quale i sacrifici degli italiani sarebbero stati dissipati". #Leader — fanpage (@fanpage) 01 febbraio 2013
Successivamente il presidente si è difeso dalle accuse di aver attaccato il Pd sulla questione Montepaschi, in relazione alla quale non aveva mosso alcuna accusa alla gestione attuale del partito, ma solo di aver fatto presente della presenza del partito palese su quella porzione di territorio. Ha poi invitato il Partito Democratico a smetterla di considerare la sua partecipazione alla corsa elettorale come un impedimento alla messa in pratica di una stabilità politica:
#Monti:"Non ho mai attaccato il #Pd su #Mps e sono convinto che #Bersani non c'entri assolutamente nulla". #Leader — fanpage (@fanpage) 01 febbraio 2013
#Monti:"Non ci si preoccupi della nostra capacità a garantire stabilità. Il #Pd si preoccupi della sua, perché non si ripeta il 2008″#Leader — fanpage (@fanpage) 01 febbraio 2013
Poi è intervenuto Beppino Englaro, padre di Eluana, conferendo senso e grande spessore alla puntata di questa sera. Englaro ha rivendicato le sentenze che gli riconoscevano l'assoluta libertà di agire così come ha deciso nei confronti di sua figlia, nel rispetto massimo delle libertà di un soggetto, ma ha chiesto a Monti per quale motivo nelle sue liste fosse presente il dottor Gigli, persona che avrebbe fatto strenua opposizione all'espressione di un diritto di Eluana. Qui va riconosciuta a Monti una grossa capacità di saper offrire un punto di vista che non è ancora chiaro se sia poco comprensibile perché poco pronto l'elettorato ad accettarlo, oppure se significhi semplicemente evitare di fornire risposte a certi quesiti:
#Monti a #Englaro:"Non esiste questione etica sulla quale non ci siano controversie" #Leader — fanpage (@fanpage) 01 febbraio 2013
#Monti:"Mi sembra che di fronte al papà di #Eluana non esistano presupposti per una discussione elettorale, ma di coscienza" #Leader — fanpage (@fanpage) 01 febbraio 2013
E' stata la conferma di una sostanziale sospensione del giudizio nel merito di ciò che possa riguardare temi di questo tipo. Monti non ritiene superficiali queste tematiche, ma si tiene prudentemente distante da qualsiasi affermazione di parte e che possa contemporaneamente risultare populistica. Il suo voto ad evitare qualunque tematica "di pancia" è apparentemente inumano quanto serio e integerrimo. Seguendo questa logica Monti legittima il senso della sua salita in politica, che per quanto probabilmente inviso, non ha intenzione di fare leva su temi facili da cavalcare. Alessandro Cecchi Paone, presente in studio, ha accusato il premier ritenendo assurda la sua ostentazione di fede religiosa (che non ci sarebbe nulla di strano a mostrare) in opposizione ad una riluttanza assoluta a prendere una parte, in qualunque senso. Il giornalista ha affermato, non riscontrando forse la reazione sperata:
Cecchi Paone Monti:"Lei è contro la felicità di omosessuali e parti laiche. Non può non affermarlo e non può non prendere parte". #Leader
— fanpage (@fanpage) 01 febbraio 2013
La percezione generale, che Monti ha riconosciuto prima della fine del collegamento, è che la trasmissione di Lucia Annunziata sia un "luogo" televisivo estremamente singolare il quale, dopo le difficoltà della prima puntata, ha saputo trovare un importante equilibrio. Questa sera, che piaccia o meno, Leader ha offerto un ritratto più umano (detto coi dovuti limiti) di un movimento che fa del rigore la sua cifra più caratterizzante. la settimana prossima, per l'ultimo appuntamento, ci sarà Silvio Berlusconi.