Monti: l’Italia ha già fatto tanto ora tocca all’Europa
Un appuntamento interlocutorio quello che si è svolto ieri a Parigi tra Monti e Sarkozy per sondare il terreno e capire le intenzioni francesi in merito agli accordi europei di dicembre. Il nostro Premier ha incontrato sia il Primo Ministro francese Francois Fillon che il Presidente Sarkozy per fare il punto della situazione e stabilire le prossime tappe comuni. Un primo risultato Monti lo ha già raggiunto ponendosi con autorevolezza come interlocutore indispensabile nei ristretti vertici europei che ormai sembravano sempre più incontri bilaterali tra Germania e Francia. Monti e Sarkozy, infatti, hanno annunciato un prossimo vertice a tre proprio a Roma insieme alla Merkel, per stabilire una linea comune in vista degli incontri ufficiali di Bruxelles con il vertice europeo del 30 gennaio.
Monti al termine dell'incontro all'Eliseo ha sottolineato gli sforzi compiuti dall'Italia nell'approvare una manovra pesante che ci porterà al pareggio di bilancio nei prossimi mesi, ma ha anche chiesto all'Europa di dare segnali più concreti di azione, in modo da rassicurare i mercati. L'Europa è come "un alpinista che cammina su un crinale. E' un momento cruciale ma si può raggiungere la meta" ha detto Monti, facendo appello ai partner europei ad agire in un'unione di intenti nel sostenere la forza dell'Eurozona e a non viaggiare divisi sulle riforme. Le parole di Monti sono state in gran parte condivise dallo stesso Sarkozy che ha espresso soddisfazione per le riforme del nostro Paese. Un'Europa più forte e più coesa che prenda atto dei propri limiti ed agisca compatta per superare la crisi, è questo in sostanza la visione dei due leader a confronto ieri, che sembrano molto più in sintonia di vedute rispetto alle imposizioni della Merkel.
Il prossimo incontro di Monti con la Cancelliera tedesca, in programma mercoledì a Berlino, avrà come oggetto di discussione gli stessi temi dell'incontro francese, anche se l'interlocutore sarà molto più distante in termini di vedute. La necessità di persuadere la Germania verso un ammorbidimento delle posizioni sulle misure previste dalla bozza di accordo europea è scontata, se non si vuole trasformare il prossimo consiglio europeo in un duro scontro. L'accordo informale tra Italia e Francia potrebbe convincere Berlino ad accettare alcuni ritocchi degli accordi e ritrovare quella strada comune invocata da Monti.