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Monti: “I miei avversari continueranno a promettere senza mantenere”

Il Premier uscente ha confessato di sentirsi a disagio nel ruolo di politico e ha voluto rimarcare la distanza dai suoi avversari come Berlusconi che “continua a fare promesse, cercando di comperare i voti degli italiani con i soldi degli italiani”.
A cura di Antonio Palma
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"In queste settimane sento molte persone che mi dicono che gli piaceva di più il Monti di prima, cioè il presidente del Consiglio severo, più che il Monti politico, Vale anche per me", con queste parole oggi il Professore ha voluto rimarcare la sua distanza dai politici di professione sempre intenti a fare "promesse accattivanti che non verranno mantenute". "In quest'ultima parte della campagna elettorale non ho intenzione di fare il politico" ha promesso Monti nel suo discorso durante un incontro elettorale al teatro Franco Parenti a Milano con i giovani del suo movimento, spiegando che "l'Italia ha bisogno di sentire la verità". "Io lascio che altri dicano ciò che la gente vuole sentire" ha continuano il Premier uscente, ricordando che i suoi avversari "sanno fare bene il gioco della politica con attacchi giornalieri che attirano attenzione, slogan brevi e incisivi e promesse accattivanti che non verranno mantenute e, se verranno mantenute, creeranno una situazione ancora più grave".

Tra questi sicuramente Silvio Berlusconi al quale il Professore non risparmia gli attacchi. "Il mio predecessore, che ritiene di essere anche il mio successore, continua a fare promesse, cercando di comperare i voti degli italiani con i soldi degli italiani" ha detto Monti riferito alle ultime proposte shock del Cavaliere. Critiche anche a Bersani che è "in una posizione difficile" perché "è a capo di una coalizione con ali troppo larghe che imbarca costantemente contraddizioni che impediscono di governare quando arrivano ostacoli difficili". "Il leader del Pd è in una coalizione legata alla vecchia politica con forze rispettabilissime ma che storicamente, a mio giudizio, interpretano in modo controproducente il benessere dei lavoratori" ha insistito il presidente del Consiglio riferendosi  alla Cgil "che ha appena presentato un grande piano per il lavoro contenente però una forte iniezione di spesa pubblica".

"Spesso mi sono sentito a disagio in questo mese in un ruolo che non è il mio" ha confessato Monti  per questo ha promesso che cercherà di "fare il rush finale" di questa campagna elettorale cercando di essere sempre più se stesso. Spiegando i motivi che lo hanno portato a competere in queste elezioni politiche 2013 nonostante questi dubbi, il Professore ha chiarito che il suo scopo è "cercare di non permettere, che tutti i sacrifici fatti siano bruciati nel falò di promesse non mantenute".

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