Monti: “Ad Aprile l’Italia uscirà dalla procedura per il deficit eccessivo”
Ad aprile 2013 l"‘Italia uscirà con ogni probabilità dalla procedura di deficit eccessivo". Ne è convinto il premier uscente Mario Monti, che a dispetto del pessimismo espresso in giornata dal commissario europeo per gli Affari economici, Olli Rehn ("L'Italia è a rischio infrazione"), è intervenuto in Aula al Senato per rassicurare su quanto di buono fatto nell'ultimo Consiglio europeo. E anzi, fugando i dubbi sulle voci sull'eventuale bocciatura della Commissione Ue nei confronti del piano del governo italiano sulla restituzione dei debiti alle imprese, assicura: "la Commissione Ue ha incoraggiato l'Italia a mettere in atto un programma notando che l'impatto sulle finanze pubbliche sarà preso in considerazione come fattore mitigante".
"Evitare nuove divergenze" – Davanti ai senatori, Monti si è detto dunque "lieto di consegnare al futuro governo un paese che non ha problemi di questo tipo", che dunque per questo potrà "fare meglio" del suo utilizzando "lo spazio di manovra" della formula utilizzata dal consiglio ("i paesi che non hanno deficit eccessivo possono aumentare il volume degli investimenti pubblici, soprattutto quelli che sono suscettibili di generare crescita" ha specificato il Prof) per rafforzare l'economia e risolvere l'annoso problema dei debiti della Pubblica Amministrazione. Insomma, l'Italia sarà fuori dalla procedura di deficit eccessivo il prossimo mese, ma "dovrà evitare di avere nuove divergenze", soprattutto nei conti pubblici precisa il Presidente del Consiglio.
I debiti della P.A verso le imprese – L'altro tema caldo dell'intervento di Monti, in qualche modo connesso dalle ansie manifestate da Rehn, riguarda invece le mosse messe in campo del Governo per risolvere il problema dei ritardati pagamenti alle imprese da parte della Pubblica Amministrazione. La strada maestra per sciogliere il nodo "è quella di presentare nel programma nazionale di riforme e nel patto di Stabilità una agenda di riforme e obiettivi conseguenti: il prossimo Def sarà quindi un appuntamento fondamentale per individuare gli interventi da fare". Sul decreto, Monti promette che arriverà "nei tempi più brevi", non appena le Camere avranno esaminato la relazione che rivede gli obiettivi programmatici di finanza pubblica. In altre parole, Monti: "Non si può pagare tutto e subito".