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Mistero internazionale per l'”Angelo ribelle” di Basquiat

Una tela del valore di 25 milioni di euro del celebre graffitista Jean Michel Basquiat è al centro di un intrigo internazionale. Tra mediatori, notai e denunce, il pensionato torinese proprietario dell’opera non è ancora tornato in possesso del suo “Angelo ribelle”.
A cura di Redazione Cultura
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La vicenda è ormai un intrigo internazionale. Protagonista, da un lato, una tela di Jean Michel Basquiat, graffitista americano, di origini portoricane, amico di Andy Warhol, una delle icone più note della pop art, dall'altra c'è Sergio Rossi, uno skipper torinese in pensione di 66 anni, che qualche tempo fa scopre di avere in cantina una tela del celebre artista. Da allora la sua vita è cambiata, anche perché il valore dell'opera, come certificato da un perito del tribunale di Roma, sfiora i 25 milioni di euro.

Da allora il signor Rossi ha cercato di fare le cose perbene, provando a trovare un acquirente per quel dono della sorte inaspettato. L'"Angelo ribelle" di Basquiat, infatti, era un regalo di un'amica di famiglia che lo skipper non sapeva di avere in casa finché non ha scoperto in televisione di un'altra opera di Basquiat venduta a cifre record. I tratti dell'artista, le pennellate rapide, devono averlo convinto alla certezza di avere una tela del celebre pittore in casa. E così, agganciato dai mediatori sin da subito, Rossi ha trasportato in giro quella tela per mezza Europa, nella speranza di riuscire a venderlo, ma tra andirivieni continuit, presunti acquirenti, notai che chiedevano oltre un milione di euro di depositi cauzionali, di quella tela ritraente un angelo nero non si è saputo più nulla.

O meglio, adesso qualcosa si sa, perché il proprietario ha presentato regolare denuncia. E così i mediatori sono tornati a farsi vivi. "Se ritiri la denuncia tempo due giorni e te lo restituiamo". E così, l'intrigo internazionale (pare che la tela al momento sia a New York) sembra avviato verso una soluzione e il quadro riceverà la perizia della sorella di Jean Michel Basquiat.

Ora il signor Sergio Rossi vuole i soldi oppure la restituzione del quadro. Il suo avvocato, Antonio Vallone, ha preparato una denuncia già protocollata a Palazzo di giustizia. 25 milioni di euro non sono uno scherzo. E così, quello che sembrava un inaspettato colpo di fortuna, si è trasformato in un incubo dal carattere internazionale. Qualcosa che somiglia molto a una truffa.

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