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Delitto di Avetrana: l'omicidio di Sarah Scazzi

Misseri mente: le ragioni della Procura di Taranto in 10 punti

Secondo la Procura di Taranto l’omicidio di Sarah Scazzi sarebbe avvenuto in casa e non nel garage, come afferma Michele Misseri. Ecco le motivazioni in 10 punti.
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Michele Misseri mente. Per la Procura di Taranto questo è un punto fermo nell'omicidio di Sarah Scazzi, che attualmente vede coinvolta anche la moglie di Misseri, Cosima Serrano, arrestata la scorsa settimana. Una svolta importante nelle indagini ma, allo stesso tempo, attesa e che ha rovesciato irrimediabilmente i ruoli nel delitto di Avetrana, dove ha perso la vita la quindicenne Sarah Scazzi. Per gli inquirenti, Sarah è stata uccisa in casa, e non nel garage. Anzi, secondo la Procura, Sarah in quel garage non è mai scesa, e il perché lo spiega in dieci punti:

  1. Secondo i magistrati all'ora in cui Sarah arrivò alla villetta di via Deledda, in garage non c'era nessuno. Incrociando le dichiarazioni di Cosima Serrano e della figlia Sabrina, anche Michele era in casa tra le 13.30 e le 14.40 e non stava armeggiando con il trattore, come invece ha dichiarato più volte.
  2. In questo punto gli inquirenti riportano una domanda: "Perché Sarah doveva entrare senza alcun motivo in quel luogo impervio, disordinato e buio quale il garage?". In effetti, non c'è alcuna ragione plausibile per cui Sarah sarebbe scesa nel presunto luogo del delitto: il 26 agosto Sarah era lì per vedere Sabrina.
  3. Una circostanza riconfermata anche al terzo punto. Qui gli inquirenti sottolineano che Sarah, seguendo il "percorso naturale" incontrava prima il portone d'ingresso e poi il garage. Ancora una volta dagli atti non emerge alcuna motivazione per cui Sarah, una volta varcato il cancello avrebbe proseguito verso il garage.
  4. Nel quarto punto gli inquirenti si concentrano sull'arma del delitto. Sarah è stata uccisa con una cintura,che poteva trovarsi soltanto in casa. L'unica rinvenuta nel garage, infatti, non risulta essere compatibile con i segni lasciati sul collo di Sarah.
  5. "Ove l’arma fosse stata nel garage come doveva essere se l’omicidio fosse stato commesso in garage e quindi nella piena disponibilità di Michele Misseri  questi l’avrebbe fatta ritrovare come faceva con le altre cose". La quinta motivazione è cristallina: Michele aveva fatto ritrovare già altri oggetti, ovverosia  il telefonino e le chiavi di casa, che lasciò su di un albero dopo aver nascosto il cadavere nel pozzo di contrada Mosca. Quindi, perché non rendere agli inquirenti anche l'arma del delitto?
  6. Come abbiamo anticipato, Sarah quel giorno doveva recarsi al mare con Sabrina, quindi aveva appuntamento con lei che, come di consueto, si trovava in casa. Ancora una volta gli inquirenti confermano che non c'è nessuna ragione per cui Sarah sarebbe dovuta scendere giù in garage.
  7. Sarah frequentava assiduamente casa Misseri: era un ambiente a lei noto che viveva quasi quotidianamente. In quella casa gli inquirenti non hanno trovato alcuna traccia della sua presenza ("tracce che comunque dovevano esserci indipendentemente dall’azione omicidiaria"). Com'è possibile? Secondo quanto ipotizzato, la scena del crimine, ovverosia la casa e non il garage, è stata precisamente ripulita.
  8. Altro particolare di non poco conto è che all'arrivo di Sarah a casa Misseri il garage era chiuso.
  9. Una delle "prove regine", che confermerebbero che l'assassinio di Sarah è avvenuto in casa e non in garage, è quella delle celle esaminate dai Ros. Secondo tali riscontri, il cellulare di Sarah è rimasto in casa dalle 14.28 fino a poco prima delle 14.42, orario in cui il cellulare aggancia la cella relativa al garage.
  10. Infine, a confermare che Misseri mente, sarebbe  un'intercettazione ambientale  del 5 ottobre scorso. Il contadino di Avetrana, già sentito in un interrogatorio che avrebbe dovuto completarsi il giorno dopo, dice una frase che verrebbe tradotta così: "Mi dispiace per la mia famiglia, se vanno (incomprensibile), io mo li scoprirò, cosa vogliono dire dire quelli…è andata così, che vogliono fare fanno a tua figlia… io non li credo… se uno non avesse voluto andare…"
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