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Miss Trans Italia over 40 a Napoli (VIDEO)

Una serata di divertimento e spettacolo per affermare i diritti sociali delle persone transgender quella che si è tenuta ieri sera a Mugnano, in provincia di Napoli. Trans over 40 provenienti da tutta Italia hanno sfilato per l’elezione della “miss” più bella d’Italia. Lo scopo della manifestazione è quello di richiedere pari diritti anche per i trans, spesso estromessi dal mondo del lavoro e costretti alla via del marciapiede.
A cura di Alessio Viscardi
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A Napoli va in scena Miss Trans Italia over 40. A vent’anni dalla prima edizione, nata dopo l’esclusione di una transgender dal concorso di Miss Italia, un noto locale di Mugnano si trasforma in una passerella organizzata da Stefania Zambrano. Sul palco sfilano Valeria, Sabrina, Laura e soprattutto la loro voglia di uscire allo scoperto. Vengono dai Quartieri spagnoli, Secondigliano, Ercolano, Ponticelli e anche dalla Sicilia. Cantano a squarciagola le canzoni della loro star neomelodica Rosy Viola e ballano nei loro vestitini stretti, nelle loro minigonne e sfoggiano pettinature alla Amy Winehouse.

Miss Trans a Napoli

Sul palco un aspirante miss ammette di essere l’amante di un notocalciatore a Roma: una storia segreta che va avanti da due anni. In sala ci sono anche i familiari e gli amici con tanto di striscioni, insieme alle grida dei femminielli che si sentono protagonisti per una notte come le dive tanto amate al cinema e alla tv. Tra loro anche i giovanissimi, ragazzi e ragazze ancora adolescenti che non hanno timori di manifestare la loro identità di genere. L’evento è anche l’occasione per rivendicare i diritti e un lungo percorso di emancipazione. C’è Regina Satariano, ideatrice nel ’92 del primo concorso, che racconta l’esperienza del consultorio di Lucca.

E poi non puo’ mancare Loredana Rossi, leader di Atn (Associazione Transnapoli), organizzazione nata nel 2007, che spiega il progetto di una casa alloggio per le trans cacciate di casa e quello di un consultorio, evidenziando il buon feeling con il sindaco de Magistris. Il resto è ancora musica e balli e sembra che la Napoli neomelodica, quella dei bassi e dei quartieri, sia già pronta ad accogliere le transessuali.

A cura di Giuseppe Manzo e Alessio Viscardi

Foto: Jane Bobkova

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