Mirafiori, dopo il referendum cosa succede?
Cosa succede alla produzione di Mirafiori dopo il referendum sul nuovo contratto Fiat, che ha visto un record di presenze ed una contestata vittoria del sì? Nuovi modelli e nuove produzioni, ma non prima di qualche anno.
Berline, station wagon e Suv: ecco cosa si produrrà d'ora in poi a Mirafiori. Come previsto dal piano industriale che la Fiat ha presentato il 21 aprile 2010, lo stabilimento piemontese dovrà attrezzarsi per produrre il nuovo modello della MiTo. Un processo che avrà il via soltanto nel 2013 e che permetterà dare una spinta alle vendite dei modelli Fiat, soprattutto della versione re-style della Giulietta. Una rivisitazione di fondamentale importanza per i progetti internazionali dell'azienda guidata da Sergio Marchionne, che permetterà alle auto italiane di arrivare nel mercato statunitense.
Nel futuro di Mirafiori c'è la produzione di Suv, veicoli che permetteranno a Fiat di competere nei mercati europei, dominati da Nissan Qashqai. L'azienda torinese cerca di insidiarsi in un mercato che pratica poco, dopo il fallimento della Sedici. Sembrerebbe che il Lingotto dovrà produrre anche un nuovo brand di Jeep. Due modelli sport utiliy/crossover che sono stati aggiunti al piano per Mirafiori, basati sulla stessa struttura compact della Giuletta. Saranno marchiati Jeep ed Alfa Romeo.
Si vocifera anche di una possibile produzione di Giuletta medio-grande per lo stabilimento di Mirafiori. Ma Sergio Marchionne, in una tavola rotonda con la stampa, ha dichiarato che questo modello sarebbe un'auto idonea al mercato americano e quindi sarà prodotta lì. Si tratterà della versione D-Evo, ridimensionata appositamente per il rispetto delle direttive statunitensi.
In onore di Alfa Romeo, a Mirafiori potrebbe essere prodotta anche la nuova Lx a trazione posteriore, con la struttura della Thema. Non si tratta di re-branding, ma di una nuova vettura a quattro porte, modello coupé.