Milleproroghe, la Camera vota la fiducia. Governo battuto su due ordini del giorno
L'assemblea di Montecitorio ha votato la fiducia al cosiddetto decreto milleproroghe con 477 voti favorevoli, 75 contrari e 7 astenuti. Il voto finale sul provvedimento è previsto per questa sera. Anche se la fiducia da parte della Camera appariva scontata alla vigilia, l'esito della votazione ha comunque fatto registrare un dato importante: il governo Monti ha infatti incassato 57 voti in più dei 420 registrati il 9 febbraio scorso sul decreto svuota carceri.
Governo battuto due volte- La notizia, però, è che il governo è stato battuto due volte alla Camera su due ordini del giorno: uno presentato da Antonio Russo, deputato del Partito Democratico, l'altro presentato da Davide Caparini della Lega Nord. Il Pd ha avanzato una proposta relativa alla graduatorie degli insegnanti, che, nonostante il parere contrario dell'esecutivo, è passata con 257 voti favorevoli, 213 contrari e 6 astenuti. Oltre al Partito Democratico, hanno votato sì Lega e Italia dei Valori; Pdl, Futuro e Libertà e Udc, invece, hanno optato per il no. Gloria anche per la proposta della Lega relativa al canone Rai, che, nonostante il parere contrario del governo, ha portato a casa ben 303 voti favorevoli, contro 165 voti contrari e 10 astenuti. L'odg del Carroccio è stato votato da tutti, tranne dal Pd. L'odg della Lega impegnerà il governo a valutare la possibilità di costituire "‘un elenco degli apparecchi ‘atti o adattabili' individuando, inoltre, la tipologia dei soggetti tenuti al pagamento del canone di abbonamento radiotelevisivo speciale" per evitare abusi da parte della Rai che già sta chiedendo il canone speciale per pc collegati alla rete.
Di Pietro: "Noi la fiducia non la votiamo"- Il leader dell'Idv Antonio Di Pietro, su facebook, continua a non essere tenero col governo e annuncia: "Noi la fiducia di oggi non la voteremo perché è ora di finirla con le istituzioni che non fanno le leggi quando dovrebbero e poi si attaccano alla scappatoia dei mille proroghe fatti passare di corsa. Ma non la voteremo anche per questioni di metodo, perché un governo che non può fidarsi della sua vastissima maggioranza non merita la fiducia delle persone e dei partiti seri". Anche Umberto Bossi, però, storce il naso. Così il senatùr: "Il Milleproroghe passa perché Berlusconi ha votato la fiducia è tutta colpa di Berlusconi".
AGGIORNAMENTO DELLE ORE 19.08: la Camera vota la fiducia- Nessuna sorpresa nella votazione finale sul provvedimento. La Camera dei deputati ha votato la fiducia al decreto milleproproghe con 336 voti favorevoli, 61 contrari e 13 astenuti. Da segnalare, durante le intenzioni di voto, la vibrante protesta di Antonio Di Pietro che s'è lamentato dell'assenza di Monti in aula: "Tutto mi sarei aspettato tranne di parlare anche con lei a una sedia vuota" ha obiettato il leader dell'Idv".