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Militare italiano morto in Afghanistan: ribelli attaccano il contingente a Bala Murghab

Un soldato italiano è rimasto ferito ed un altro ucciso durante un attacco alla base italiana di Bala Murghab.
A cura di danila mancini
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soldati italiani in afghanistan

Nella zona calda di Bala Murghab, nel nord ovest dell'Afghanistan, il contingente italiano è stato attaccato dai ribelli: due i soldati italiani rimasti coinvolti. Da quanto si apprende da fonti della Difesa, il primo, Luca Barisonzi  è stato ferito alla spalla e non è in pericolo di vita; il secondo, invece, Luca Sanna, è stato colpito alla testa ed è morto poco dopo.

Ancora tutta da chiarire la dinamica dell'attentato. Secondo le prime ricostruzioni, lo scontro a fuoco è avvenuto nell'avamposto italiano Highlander, che difende il villaggio di Bala Murghab, nel nord-ovest dell'Afghanistan. La task-force è presidiata dagli alpini dell'8/o Reggimento di stanza in Italia a Cividale del Friuli.

Le fonti della Difesa, per il momento, si sono limitate in una scarna dichiarazione:  "L'avamposto è stato fatto oggetto di colpi di arma da fuoco".

Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha espresso profondo rammarico per quanto successo: ha inviato un messaggio di solidale partecipazione al dolore della famiglia del militare ucciso, mentre un caloroso augurio al soldato italiano, che fortunatamente è sopravvissuto all'attacco.

Il ministro degli Esteri Franco Frattini, in una nota, ha espresso "dolore e cordoglio per la tragica scomparsa di un militare italiano e il grave ferimento di un secondo. Si tratta purtroppo di un ulteriore, carissimo contributo pagato dai nostri soldati nella loro quotidiana lotta contro il terrorismo internazionale. Il tragico episodio odierno è un ulteriore motivo per proseguire nello sforzo di stabilizzazione dell'Afghanistan ed ancor più accelerare il processo, già avviato, di transizione ed afghanizzazione che consentirà di trasferire all'esercito ed alla polizia afghani le responsabilità di sicurezza del proprio Paese".

Renato Schifani, Presidente del Senato, ha inviato un messaggio a Biagio Abrate, Generale di Corpo d'Armata, nel quale ha espresso la sua vicinanza alla famiglia del soldato ucciso e alle Forze Armate: "Ancora una volta l'Italia piange un caduto per la libertà e la pace e paga con il sangue il suo impegno per la democrazia e la sicurezza internazionale".

Dal 2004 ad oggi, l'esercito italiano ha perduto 36 dei suoi uomini: l'ultimo attacco del 2010 ha causato la morte dell'alpino Matteo Miotto, ucciso da un gruppo di insorti.

Non è trascorso neppure un mese, dall'ultimo attacco all'esercito italiano in Afghanistan.

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