Zona rossa, protesta il sindaco di Castrezzato: “Ieri avevamo due contagi, perché siamo chiusi?”
"Ieri sera avevamo solo due nuovi contagi, rispetto ai dieci del giorno precedente. L'ho detto a Fontana, secondo me questa zona rossa è un provvedimento tardivo. Con due contagi perché stiamo chiusi?". Si sfoga con queste parole di Giovanni Aldi, sindaco di Castrezzato, nel Bresciano, uno dei quattro comuni lombardi che da ieri sono in zona rossa per la presenza di varianti Covid.
Raggiunto da Fanpage.it, il primo cittadino del comune di circa 7mila abitanti spiega che, a suo parere, la decisione di imporre la fascia rossa è stata presa sulla base di dati vecchi. "Con i provvedimenti che avevo preso già da inizio febbraio, come la chiusura di scuole e parchi pubblici, i risultati sono arrivati. Martedì avevo vietato anche gli assembramenti nelle piazze e nei luoghi pubblici, prevedendo un distanza minima di 2 metri per evitare assembramenti. Ma la risposta era stata che il Cts vedeva dati brutti ed era necessario chiudere".
Se a Castrezzato il numero di contagi è in calo, ciò che preoccupa è l'incidenza delle varianti, come accade anche a Bollate (Milano), Mede (Pavia) e Viggiù (Varese). E anche dall'ospedale di Chiari, centro a pochi chilometri dal comune finito in zona rossa, la pressione sta aumentando. Lo ha spiegato il direttore generale dell’Asst Franciacorta, Mauro Borelli: "Oggi abbiamo ricoverato dieci persone dai territori limitrofi a Chiari, abbiamo 70 ricoveri, di cui 25 sotto ossigeno"
Per il sindaco di Castrezzato l'aumento di ricoveri in zona non è una sorpresa: "Il virus si sposta in altri comuni. L'indice Rt nei paesi limitrofi è alto quanto quello il nostro". Per questo, secondo Aldi, "è probabile che nei prossimi giorni verrà preso un provvedimento omogeneo per tutta la Lombardia".
Intanto nella prima giornata di zona rossa in città c'è chi è arrabbiato e chi invece è d'accordo con amisure. "Molti cittadini sono infuriati, qualcuno è contento e dice "finalmente". Ci sono opinioni diverse. Io il mio dovere l'ho fatto, è chiaro qualcuno non ha rispettato le regole. Abbiamo avuto segnalazioni delle forze dell'ordine di feste di compleanno che non si dovevano tenere".