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Zona rossa, Conte risponde a Fontana: “Non stiamo dando schiaffi a nessuno”

“Non stiamo dando schiaffi a nessuno”: il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ha risposto così al governatore lombardo Fontana che aveva polemizzato sulla zona rossa in tutta la regione, parlando di uno “schiaffo” e di dati vecchi usati per prendere la decisione di lockdown in Lombardia. Questa mattina Fontana ha parzialmente corretto il tiro: “Non ho detto che non volevo accettare la zona rossa, ho detto che tutte le settimane si fanno valutazioni dei dati e pretendevo che si facesse una valutazione anche di questa settimana”.
A cura di Simone Gorla
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"Non stiamo dando schiaffi a nessuno, non c'è una volontà di penalizzare aree a scapito di altre". Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, replica così al governatore lombardo Attilio Fontana, che nei giorni scorsi ha polemizzato con la decisione di inserire la Lombardia tra le aree rosse ad alto rischio per l'emergenza Coronavirus dove da oggi è scattato il lockdown.

Dopo l'annuncio da parte del premier della divisione del territorio nazionale in aree con misure diverse, Fontana aveva parlato di "schiaffo in faccia ai lombardi" e di una decisione presa sulla base di dati "vecchi di dieci giorni" e quindi poco fondata. In parallelo anche diversi sindaci – tra cui quelli di centrosinistra di Bergamo, Brescia, Mantova e Cremona – hanno protestato, chiedendo deroghe per i territori al momento meno colpiti dal Covid. Anche il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, ha espresso dubbi nei giorni scorsi sulla chiusura totale della città. A Bergamo ieri sera ci sono state proteste davanti a casa del sindaco Giorgio Gori.

La divisione del Paese in zone gialle, arancioni o rosse è una decisione presa "per ridurre la velocità di un treno che sta correndo e che abbiamo già provato a fermare", ha detto il capo del governo oggi, intervistato da Corriere Tv. "Se riusciamo a rallentare la curva del contagio – ha concluso – potremo affrontare le prossime settimane con un margine di serenità". Questa mattina Fontana ha parzialmente corretto il tiro: "Non ho detto che non volevo accettare la zona rossa, ho detto che tutte le settimane si fanno valutazioni dei dati e pretendevo che si facesse una valutazione anche di questa settimana. Se siamo in un momento drammatico e giusto che si stia in zona rossa", ha spiegato ai microfoni di Radio anch'io.

Da oggi, venerdì 6 novembre, in tutto il territorio regionale sono in vigore le nuove misure restrittive anti Coronavirus prevista dal Dpcm del 3 novembre. Vietato spostarsi anche all’interno del proprio comune tranne che per motivi di necessità, urgenza, lavoro e salute. Chiuse molte attività commerciali, ristoranti e bar possono fare solo asporto o domicilio. Lo sport è consentito all’aperto, individuale e vicino a casa.

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