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Zona gialla in Lombardia, riaprono bar e ristoranti: le nuove regole da domenica 13 dicembre

In Lombardia con il passaggio da zona arancione a zona gialla, nella giornata di domenica 13 dicembre, possono riaprire dopo oltre un mese bar, ristoranti, pizzerie e locali. Un comparto che a livello regionale conta oltre 51mila attività e che nel 2020, secondo le stime di Coldiretti, ha subito una perdita di fatturato di almeno un miliardo di euro.
A cura di Simone Gorla
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Con il passaggio della Lombardia in zona gialla, dalla giornata di domenica 13 dicembre, riaprono in tutta la regione oltre 51mila tra ristoranti, bar, pizzerie, pasticcerie ma anche gli agriturismi, dopo oltre un mese di chiusura. La stretta imposte dalle misure anti Coronavirus ha provocato al settore, secondo le stime di Coldiretti, una perdita di fatturato stimata di almeno un miliardo di euro.

Zona gialla in Lombardia: cosa cambia per bar, ristoranti e pizzerie

Dopo la firma dell’ordinanza da parte del ministro della Salute, Roberto Speranza, cambiano quindi le regole sugli spostamenti e per la ristorazione in tutta la Lombardia. I locali aprono al pubblico tutti i giorni fino alle 18. Sarà quindi possibile fare colazione, brunch e pranzo seduti al tavolo – fermo restando il rispetto delle norme di distanziamento sociale, l'uso di gel igienizzanti e della mascherina – così come sarà possibile consumare cibo e bevande nel pomeriggio fino alle 18. Di sera resta la possibilità di fare asporto e consegne a domicilio.

51mila attività in tutta la regione, perso un miliardo di fatturato

Una boccata d'ossigeno per migliaia di attività che nel 2020 hanno vissuto un anno da incubo. "La Lombardia – spiega ancora la Coldiretti – è la regione italiana con il maggior numero di locali per il consumo di cibo e bevande fuori casa. A livello provinciale, il primo territorio è quello di Milano con oltre 18mila esercizi, seguono Brescia con circa 7mila, Bergamo con più di 5mila, Varese con quasi 4.000 mila locali, Monza e Brianza oltre 3 mila, Pavia e Como con circa 3mila, Mantova con circa 2.000, Cremona con 1.700, Lecco con circa 1.400, Sondrio con 1.100 e infine Lodi con poco meno di 1.000 esercizi dedicati alla ristorazione".

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