Zingaretti torna in Lombardia dopo l’aperitivo dello scorso febbraio a Milano: “Portavo solidarietà”
Nicola Zingaretti è tornato in Lombardia a distanza di circa sette mesi dall'ultima volta, quando fece quel famoso aperitivo a Milano contro la paura per il Coronavirus che successivamente gli portarono diverse critiche, soprattutto nei giorni in cui non solo l'epidemia si spandeva a macchia d'olio ma lui stesso rimase contagiato dal virus.
Zingaretti: Volevo portare solidarietà a Milano
Il leader del Partito Democratico, a margine di un comizio tenutosi a Voghera, nel Pavese, si è fermato a parlare con i giornalisti presenti di quella sua visita e di quella che, a suo dire, fu la strumentalizzazione mediatica del gesto. "L'ultima volta che sono venuto in Lombardia, a Milano, ve la ricordate, con tutte le polemiche su quel famoso aperitivo", ha detto Zingaretti volendo però fare ulteriore chiarezza su quanto successo: "Su questo io penso bisogna fare giustizia e sgomberare il campo da un equivoco e da tante bugie che sono state dette. Anche quel giorno – ha continuato il presidente della Regione Lazio – io sono venuto per portare solidarietà a una città come Milano, che era una città ferita, ma soprattutto rispettando le regole che la Regione Lombardia dava in quel periodo. Mai mi sarei permesso di dire: Non rispettate le regole".
L'aperitivo a Milano di Zingaretti: L'Italia non si ferma
Era il 27 febbraio quando Zingaretti postava sui social la foto in cui brindava insieme ad altre persone in uno dei locali milanesi, a sei giorni dalla scoperta del primo caso di Covid accertato in Italia, a Codogno, nel Lodigiano. Proprio a Milano Zingaretti era rimasto contagiato dal Coronavirus, uscendo dalla malattia in poco tempo. Allora, il leader del Pd aveva scritto: "Parola d’ordine: normalità! Un aperitivo a Milano, ho raccolto l’appello lanciato dal sindaco Sala e dal Pd Milano. Non perdiamo le nostre abitudini, non possiamo fermare Milano e l’Italia. La nostra economia è più forte della paura: usciamo a bere un aperitivo, un caffè o per mangiare una pizza. Coraggio, reagiamo e uniti ce la faremo!". La Storia ha raccontato però un altro sviluppo dei fatti.