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La Ravioleria Sarpi compra la storica macelleria milanese Sirtori: “Collaboriamo già da anni”

Agie Zhou è il nuovo titolare della storica Macelleria di via Sarpi. Dal 2015 collabora con Walter Sirtori, il vecchio proprietario, comprando da lui la carne per la sua Ravioleria. Un rapporto di lavoro che con il tempo è diventato qualcosa di più: “Condividiamo spazi e valori”.
A cura di Enrico Spaccini
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Per rassicurare i propri clienti del fatto che la carne che metteva all'interno dei suoi ravioli non era di cane, aveva piazzato all'ingresso della sua ravioleria un cartello con scritto che si riforniva dal macellaio accanto. Da diverso tempo, ormai, quella che era nata come una collaborazione di lavoro, utile anche per abbattere pregiudizi, si è trasformata in una profonda amicizia. Al punto che quando l'ormai 80enne Walter Sirtori ha deciso di cedere la sua attività, ha deciso che miglior erede di Agie Zhou non ce n'era.

La Macelleria Sirtori e la Ravioleria Sarpi

Ecco allora che la storia Macelleria Sirtori di via Paolo Sarpi cambia proprietà. Aperta nel 1931 dal padre di Walter in via Meda, si era spostata in via Sarpi negli anni '50. A quei tempi ce n'erano almeno una dozzina in quella zona, oggi c'è solo lei.

E sebbene alla guida non ci sarà più un Sirtori, il nome non cambierà. Zhou, titolare della Ravioleria Sarpi, ha assicurato che la tradizione della Macelleria Sirtori continuerà con lui, cercando di adattarsi ai tempi. Un futuro in cui si incontrano "Italia e Cina, con Milano come punto di contatto".

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Tradizione milanese e novità gastronomiche

La collaborazione tra i due è iniziata nel 2015 e ormai per Sirtori Zhous è come un figlio. "Non potevo fare scelta migliore, anche perché così posso rimanere a lavorare finché non sono stanco", racconta il macellaio: "Noi siamo la classica famiglia milanese che ha sposato il negozio. io e mia moglie Silvia viviamo qui dentro, qui è cresciuta nostra figlia e i nostri nipoti. E di là, in ravioleria, è uguale. Lavorano Agie e le sue zie, a pranzo mangiamo tutti insieme, condividiamo spazi e valori".

Il nome non cambierà, ma le novità non mancheranno. Sia immediate, come nuove ricette che includono mix di alghe vari e marinate orientali, sia progetti più a lungo termine. Ad esempio, l'idea di lanciare una gastronomia con cucina e vetrina su strada, dice Zhou, "in modo da poter vendere i prodotti della gastronomia direttamente sul marciapiede".

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