Yuri Urizio, morto dopo essere stato aggredito a Milano: “Il 28enne lo ha strangolato per 7 minuti”
Il 23enne Yuri Urizio sarebbe stato strangolato per oltre 7 minuti all'alba di mercoledì 13 settembre: è quanto risulta sia dalla testimonianza fornita da un passante che dalle immagini delle telecamere installate nella zona di via Gorizia (zona Darsena) a Milano dove Urizio è stato aggredito da un 28enne. Quest'ultimo, Cubaa Bilel, si trova in carcere a San Vittore.
Lo avrebbe immobilizzato con una stretta a tenaglia
Sulla base di quanto ricostruito dagli inquirenti, lo avrebbe immobilizzato con una stretta "a modo di tenaglia" al collo tra le "3.52 e le 3.59". Il 23enne non avrebbe avuto modo di reagire se non con un movimento delle gambe che è divenuto via via "sempre più debole". Il 28enne lo avrebbe liberato solo dopo aver visto arrivare una volante della polizia, chiamata dal passante che ha assistito alla scena.
A loro avrebbe raccontato di averlo fermato perché Yuri aveva importunato una donna. Né il testimone né le telecamere di videosorveglianza hanno ripreso il momento della presunta rapina. Nonostante questo, gli investigatori continueranno ad accertare la sua versione. Quando il 23enne è stato soccorso, è stato trovato in arresto cardiaco.
La Procura cambierà il capo d'imputazione in omicidio
Gli operatori sanitari lo hanno rianimato sul posto e lo hanno portato in ospedale dove è rimasto ricoverato per due giorni nel reparto di Rianimazione del Policlinico. Oggi, venerdì 15 settembre, ne è stato dichiarato il decesso. Per questo motivo, per il 28enne cambierà l'accusa: la Procura emetterà una nuova ordinanza per omicidio. Si deciderà se sarà volontario o preterintenzionale.