“Yana sarebbe stata presa a sprangate e poi soffocata con un cuscino”: cosa emerge dall’autopsia
L'avrebbe colpita con una spranga e poi l'avrebbe soffocata con un cuscino contro il viso: sono questi i primi elementi che, riportati dal quotidiano Il Corriere della Sera, sarebbero emersi dall'autopsia svolta sul corpo di Yana Malayko, la 23enne che sarebbe stata uccisa dall'ex fidanzato Dumitru Stratan.
La giovane avrebbe tentato di difendersi e a dimostrarlo sarebbero i lividi sulle mani. Nelle prossime ore si potrebbero avere maggiori elementi sulle cause della morte della ragazza. Stratan avrebbe poi provato a nascondere il corpo dell'ex in una valigia. Non ci sarebbe riuscito e lo avrebbe quindi messo in un sacco nero che avrebbe poi caricato in auto.
Il cadavere abbandonato in un fosso
Avrebbe quindi guidato fino ai campi di Castiglione delle Stiviere (Mantova) dove poi ha abbondato il cadavere in un fosso e sotto un cumulo di legna: le forze dell'ordine lo hanno trovato dopo tredici giorni. Stratan, fin da subito, è stato arrestato e portato in carcere. A denunciarlo è stato la sorella Christina: la donna aveva dato un lavoro alla 23enne e le aveva offerto anche una sistemazione nel suo appartamento dopo la rottura tra i due.
E in quella stessa casa, Yana avrebbe trovato la morte. Christina, quando è tornata a casa, ha notato tracce di sangue e ha iniziato a chiedere al fratello cosa fosse successo fin quando lui non avrebbe confessato. Per gli inquirenti il 33enne avrebbe teso una trappola alla ragazza che la sera della sua morte, il 19 gennaio, si trovava a cena con il nuovo fidanzato Andrei.
Stratan le avrebbe mandato messaggi e telefonato dicendole che il cane, che avevano comprato insieme, stava poco bene: la 23enne avrebbe accettato di incontrarlo, per prendere il cane e fornirgli tutte le cure necessarie. Una volta nell'appartamento, avrebbe trovato Dumitru – che aveva le chiavi – sparendo poi nel nulla.