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“Volevano consegnare una trave di cartapesta”: manganellate della polizia sugli studenti

Ieri a Milano durante la manifestazione in ricordo di Lorenzo, gli attimi di tensione tra giovani e studenti sono scoppiati nel tentativo dei giovani di raggiungere l’ingresso di Assolombarda e depositare una trave d’acciaio di cartapesta. Durante gli scontri un ragazzo è rimasto ferito alla testa, mentre due agenti hanno riportato escoriazioni.
A cura di Giorgia Venturini
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Volevano depositare una trave d'acciaio di cartapesta e "insanguinata" davanti all'ingresso di Assolombarda. Per dare un altro segnale di protesta e dire basta ai morti in cantiere. Così pensavano di rendere omaggio a Lorenzo, il ragazzo di 18 anni morto durante il suo ultimo giorno di stage. La sua morte ha mobilitato tutti gli studenti d'Italia che in corteo hanno sfilato per le vie della città al grido: "Per Lorenzo, morto a 18 anni, lavorando gratis in alternanza" e "Questa scuola ci sta uccidendo. In piazza per Lorenzo". Ieri 28 gennaio la manifestazione è partita alle 17 da Piazza Missori a Milano per poi terminare davanti alla sede di Assolombarda. Qui gli studenti, che sfilavano anche con alcuni esponenti del sindacato Cobas, volevano depositare una trave fatta di cartapesta ma dal forte messaggio.

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Tensione tra studenti e polizia

L'ingresso dell'associazione delle imprese era presidiato da alcuni poliziotti in anti-sommossa. I ragazzi allora hanno cercato di avvicinarsi ugualmente all’ingresso forzando il blocco di polizia e transenne che lo impediva. Sono scoppiati così attimi di tensione tra la polizia e i giovani studenti. Durante scontri un ragazzo è rimasto lievemente ferito alla testa: il giovane è stato notato a terra e quindi immediatamente è stato soccorso. Si è recato qualche ora dopo da solo in pronto soccorso per le cure e le medicazioni del caso. Due agenti invece – come rendono noto dalla Questura – hanno riportato delle escoriazioni. Anche in questo caso non si trattano di feriti gravi. Gli attimi di tensione si sono conclusi poi con l'allontanamento dei ragazzi.

Tensioni tra polizia e studenti anche nelle altre città

Altri decine di studenti sono rimasti feriti negli scontri di Torino. Anche nella città piemontese si è tenuta per le vie del centro una manifestazione in memoria del 18enne morto. I giovani si sono dati appuntamento in piazza Arbarello per quello che sarebbe dovuto essere un sit-in: gli studenti hanno però deciso di spostarsi per le vie nonostante le restrizioni imposte dalla zona arancione. Le forze di polizia così hanno cercato di bloccare l'intera pizza impedendo così la nascita di un corteo. I giovani hanno risposto con lanci di pietre, uova e bottiglie di vetro a cui la polizia ha risposto con alcune cariche. Durante gli scontri, una ragazza è svenuta in seguito ad un trauma alla testa, altri sono stati medicati sul posto. Le altre principali manifestazioni si sono tenute a Roma, Cagliari, Mantova, Potenza e davanti ad altre scuole d'Italia. "Questa non è scuola, non è lavoro. Vogliamo sicurezza e diritti, stop Pcto e stage che insegnano la precarietà", è il messaggio che i giovani studenti italiani hanno voluto lanciare durante il corso della manifestazione.

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