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Viviamo nell’incuria e nella sporcizia”: gli inquilini di Gratosoglio denunciano le condizioni del quartiere

Gli inquilini di via Saponaro nel quartiere Gratosoglio di Milano hanno scritto una lettera indirizzata alle Istituzioni lombarde e milanesi denunciando la condizione di incuria e degrado in cui sono costretti a vivere.
A cura di Ilaria Quattrone
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Gli inquilini del quartiere Gratosoglio a Milano hanno denunciato la condizione di incuria, sporcizia e insicurezza in cui vivono nei palazzi di via Saponaro al civico 36. Lo hanno fatto attraverso una lettera indirizzata al Prefetto di Milano, Renato Saccone, che per conoscenza è stata inoltrata al commissariato Scalo Romana, al Comune di Milano, alla Fondazione Fratelli San Francesco, a Regione Lombardia, alla città metropolitana, al municipio 5 e ai vertici di Aler.

Gli inquilini chiedono un intervento urgente delle Istituzioni per le condizioni in cui sono costretti a vivere: "Un palazzo con 80 alloggi collocati su 16 piani che, insieme ad altre tre torri identiche, si affaccia sua una piazza di cemento". E proprio questo palazzo mostrerebbe gravi problemi dati da quella, che loro affermano essere, una mancata manutenzione da parte di Aler.

Le perdite di acqua negli alloggi

Fanno riferimento soprattutto all'incuria e alla sporcizia, ma anche al fatto che negli alloggi "si verificano continui gravi allagamenti di acqua piovana che filtra dal tetto". In molti alloggi infatti ci sarebbero perdite e infiltrazioni di acqua che sarebbero causate da tubi intasati o braghe rotte. Una condizione che fa sì che i muri vengano invasi dalla muffa rendendo i luoghi invivibili.

"Gli ascensori e i montacarichi a causa del loro cattivo funzionamento creano gravissimi disagi alle famiglie, agli anziani e alle persone invalide che spesso sono costrette a rimanere in casa o non vi possono far ritorno o, peggio, rimangono bloccate dentro", scrivono ancora. I residenti raccontano che nel 2020 sono iniziati i lavori di riqualificazione che, in un primo momento, sono andati a rilento per poi fermarsi.

"I cantieri sono stati abbandonati insieme ai ponteggi e i materiali (ferri, mattoni, polistirolo per il cappotto, ecc…) sono lasciati alla mercè delle intemperie e degli sbandati che li utilizzano per varie scorrerie".

Le parole del consigliere Nicola Di Marco

Per quanto concerne le carenze strutturali, il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle Nicola Di Marco ha affermato che "quanto denunciato dagli inquilini in questa lettera è la prova tangibile dell'incapacità dimostrata dal centrodestra nel gestire il patrimonio edilizio pubblico. Un'indolenza per effetto della quale Aler non è stata nemmeno in grado di sfruttare gli strumenti messi a disposizione dal Superbonus 110%".

I cittadini però non si lamentano solo delle criticità dell'edificio, ma anche di altre carenze che però sono in capo ad altre istituzioni e non solo a Regione. Al Prefetto, per esempio, chiedono di intervenire per problemi di ordine pubblico e tutelare la loro sicurezza.

Gli atti di vandalismo e le risse tra bande

"La miseria e il degrado stanno portando gli abitanti della nostra torre ad assistere impotenti ad atti di violenza continui. Alla sera dalle ore 20.00 in poi vandalismi, incendi dolosi bottiglie rotte, spranghe che volano, bande di giovani che si scontrano, portoni e vetri spaccati, caselle rotte, ubriachi, sbandati e clochard che dormono sulle panchine, nelle scale e negli anfratti del palazzo o sotto i box. Gli inquilini continuano a subire furti negli alloggi con rotture di porte o finestre e furti nelle auto con rottura dei finestrini".

Gli inquilini raccontano che solo in questi mesi del 2023 ci sono state diverse sparatorie, scontri tra bande e sia stato ucciso un ragazzo di 22 anni: "Tutto questo si potrebbe prevenire se le istituzioni si occupassero seriamente delle periferie anziché maltrattarle e aggiungere miseria alla miseria. Ci sentiamo lesi nei nostri diritti fondamentali e le nostre famiglie vivono nella paura e nell'insicurezza sia dentro che fuori casa".

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