Visoni abbattuti per il Covid a Capralba: l’uccisione di migliaia di animali ripresa con un drone
Decine di migliaia di esemplari abbattuti in un allevamento di visoni della provincia di Cremona. È quanto viene documentato dalle drammatiche immagini riprese con un drone e diffuse dall'associazione ‘Essere animali' per denunciare quanto accade a causa della diffusione del Coronavirus anche tra questi animali.
Coronavirus tra i visoni: nel Cremonese abbattuti 28mila capi
L'abbattimento di 28mila visoni è stato disposto dopo che tre di loro sono risultati debolmente positivi al Covid-19. A seguito di un’ordinanza del ministero della Salute, gli animali sono stati quindi uccisi e cremati per tutelare la salute pubblica. Il visone, infatti, è in grado di trasmettere il virus all’uomo con una forma mutata. Un rischio che preoccupa molto le autorità.
Il contagio in un'azienda di Capralba
Il contagio è stato scoperto presso l'azienda agricola Mi.Fo a Capralba, nel Cremonese. Si tratta del più grande degli otto allevamenti di visioni per le pellicce attivi in Italia. Disperato il titolare dell'azienda, Giovanni Boccù, di 70 anni, che ha commentato la decisione in questo modo: "Ho pianto tutta la mattina, quarant'anni di lavoro in fumo con danni economici enormi".
Il documento di un'associazione animalista
Le immagini diffuse dall'associazione animalista mostrano i visoni ancora vivi nelle gabbie in cui sono tenuti abitualmente. Quindi si vedono gli addetti trasportare con carrelli e anche con una ruspa migliaia di carcasse di animali. I copri vengono depositati in container in attesa di essere inceneriti. L'operazione proseguirà finché l'allevamento non sarà completamente vuoto.
Gli attivisti autori del video ricordano infine che "gli allevamenti di visoni sono crudeli nei confronti degli animali e pericolosi per la salute pubblica" e chiedono all'Italia di seguire "l'esempio dei 15 paesi europei che li hanno vietati".