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Violenze di Capodanno a Milano, i giudici sulla condanna di un ragazzo: “Responsabile anche se spettatore”

Tra i condannati per le violenze sessuali di Piazza Duomo a Milano, c’è un ragazzo di 22 anni: per i giudici, anche se non ha molestato direttamente le ragazze, il fatto stesso di non averle aiutate lo rende responsabile.
A cura di Ilaria Quattrone
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Sono state pubblicate le motivazioni della sentenza con cui lo scorso 2 maggio è stato condannato un ragazzo di 22 anni a cinque anni e dieci mesi di reclusione per violenza sessuale di gruppo relativamente alle aggressioni avvenute nella notte di capodanno 2022.

Le motivazioni dei giudici

Il ragazzo, nonostante per i giudici non sia stato provato che abbia molestato direttamente le ragazze, ha comunque assistito ai fatti e tanto basta per condannarlo: "Non occorre che tutti i componenti del gruppo compiano atti di violenza sessuale, essendo sufficiente che dal compartecipe sia comunque fornito un contributo causale alla commissione del reato, anche nel senso del rafforzamento della volontà criminosa".

I giudici hanno quindi accolto la ricostruzione della pubblico ministero Alessia Menegazzo e della procuratrice aggiunta Letizia Mannella. Per le magistrate, un branco di una quarantina di ragazzi ha brutalmente aggredito alcune donne che si trovava in piazza Duomo con i loro amici. Il 22enne, anche se non avrebbe molestato direttamente le ragazze o strappato loro i vestiti, era lì presente "di fianco alla ragazza, che non aiutava, prendendo in tal modo parte all'aggressione".

Alla ragazza di 19 anni riconosciuti 30mila euro di risarcimento

La presenza dell'imputato "andandosi a sommare a quella di tutti gli altri uomini che immobilizzavano la donna, la denudavano, palpeggiavano e ferivano, determinava senza dubbio una maggiore intimidazione" nei confronti della vittima che si è vista accerchiata e immobilizzata da uomini sconosciuti che annientavano anche l'aiuto che tentavano di fornirle i suoi amici".

Alla 19enne è stato riconosciuto un risarcimento di trentamila euro mentre al Comune sono stati riconosciuti settemila euro di risarcimento.

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