Violenza sessuale, pm: giudizio immediato per l’ex assessore milanese Paolo Massari
Giudizio immediato per Paolo Massari, ex assessore all'Ambiente del Comune di Milano, arrestato il 13 giugno con l'accusa di aver violentato un'amica. È la richiesta avanzata al giudice per le indagini preliminari Lidia Castelucci dal pubblico ministero milanese Alessia Menegazzo, che coordina le indagini sul caso dell'aggressione da parte del giornalista.
La Procura chiede il giudizio immediato per Paolo Massari
Massari è stato arrestato nella notte tra il 13 e il 14 giugno ed è tutt'ora in carcere. È accusato di aver stuprato la sua vittima nel garage del palazzo dove vive e dal quale si accede al suo loft. L'ex assessore all'Ambiente nella giunta di Letizia Moratti tra il 2009 e il 2010 è stato rintracciato e portato nel carcere di San Vittore dalla polizia dopo che la donna, una sua vecchia compagna di scuola, era fuggita senza abiti ed era stata soccorsa in strada in via Nino Bixio, zona Porta Venezia. Portata alla clinica Mangiagalli, dove si trova il Centro anti violenza, aveva raccontato quanto accaduto.
Altre dieci donne hanno accusato l'ex assessore milanese
Dopo che si è saputo dell'arresto di Massari, altre dieci donne si sono fatte avanti e hanno raccontato al pm di essere state vittime del giornalista tempo fa. A differenza dell'ultima vittima, non hanno sporto querela perché i termini per farlo sono scaduti. Già in passato il 54enne era stato accusato di molestie che gli erano costate proprio il posto di assessore, su pressione dell'ex sindaca Letizia Moratti e del suo allora direttore generale, l'attuale primo cittadino Beppe Sala. In quel caso però, era il 2010, le accuse si risolsero in un nulla di fatto. Adesso Massari, in Mediaset dal 1998 e volto noto del gruppo televisivo, rischia conseguenze ben più pesanti.