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Violentata sul treno, chi è l’uomo che incastrato i due stupratori

Il vicino di casa dei due stupratori che hanno violentato una ragazza sul treno per Saronno li ha incastrati chiamando il 112. Ecco come è andata.
A cura di Filippo M. Capra
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I due ragazzi accusati di aver stuprato una studentessa di 22 anni sul treno Milano-Saronno sarebbero stati incastrati da un cittadino di origini marocchine in Italia da anni. Anthony Gregory Fusi Mantegazza ed Hamza Elayar, ora in carcere perché ritenuti responsabile dello stupro, sono stati beccati grazie alla chiamata ai carabinieri dell'uomo, vicino di casa di uno dei due, dopo aver ricevuto una chiamata al citofono inaspettata. "Mi ha citofonato un tizio tutto ubriaco che poi si è scusato perché non era la mia casa quella che stava cercando. Avevo letto sui giornali quanto era accaduto in zona e così ho chiamato i carabinieri per denunciare questo episodio", ha detto nelle parole riportate dal Giorno.

La violenza sessuale sul treno per Saronno

L'episodio in questione è un festino, pare l'ennesimo, andato in scena nell'appartamento accanto al suo. Qui i militari intervenuti hanno trovato Tony e Hamza insieme ad alcuni amici. Secondo quanto riportato, i carabinieri li hanno trovati con indosso le stesse scarpe che avrebbero vestito durante la violenza sessuale. Nell'abitazione è stata trovata anche la stampella con cui uno dei due si aiuta per camminare e la bicicletta usata per bloccare la strada alla ragazza nel suo tentativo di fuga. I due si conoscerebbero da tempo. Hamza vivrebbe nell'appartamento di Anthony a Venegono Inferiore e sarebbe suo complice in alcuni altri crimini. Il 27enne di origine straniera è infatti già noto per reati di spaccio, risse e furti. L'episodio della violenza sessuale andata in scena su un convoglio regionale è stato interamente raccontato dalla vittima agli inquirenti, mentre una seconda donna, scampata allo stupro, ha raccontato di essersi salvata grazie anche all'arrivo di un altro passeggero alla stazione ferroviaria. È stata lei ad avvisare il 112 e a fornire un identikit dettagliato che ha permesso ai carabinieri di riconoscere i due nell'appartamento in cui c'era in corso la festa. Uno dei due, Anthony, avrebbe ammesso in parte le responsabilità mentre Hamza continua a negare spiegando di essere stato scambiato per qualcun altro.

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