Violenta una turista nell’ascensore della stazione Centrale di Milano, il 27enne chiede il rito abbreviato
Ha chiesto di essere processato con rito abbreviato il 27enne accusato di violenza sessuale e lesioni nei confronti di una 36enne. Intorno alle 6 della mattina del 27 aprile scorso, il giovane ha violentato e picchiato una turista che si stava dirigendo ai binari della stazione Centrale di Milano per prendere un treno diretto a Parigi. Lo stupro si è consumato sia all'estero che all'interno di un ascensore.
La difesa dell'uomo, Fadil Monir cittadino marocchino senza fissa dimora, ha depositato la richiesta. Se accolta, il rito abbreviato gli consentirà di beneficiare dello sconto di un terzo della pena.
Lo stupro in ascensore
I video delle telecamere di sicurezza avevano ripreso tutta la scena. In 27 minuti di filmati si sono visti sia il primo approccio tra i due avvenuto fuori dalla stazione, con l'uomo che indica alla sua vittima un percorso per raggiungere i binari.
Poi, però, l'avrebbe fatta passare davanti a uno degli ascensori al piano terra trascinando la 36enne all'interno di uno di questi. Prima l'avrebbe picchiata e infine violentata.
La difesa del 27enne
Lo stupro è stato infine confermato alla clinica Mangiagalli dove la 36enne è stata accompagnata. Monir aveva anche provato ad affermare che quei rapporti erano consenzienti, cosa a cui il giudice non ha creduto.
Inoltre, avrebbe sostenuto che la donna lo avrebbe denunciato per ripicca perché non aveva soldi per pagarla. Il gip che ha convalidato l'arresto, invece, ha riscontato in lui una "personalità senza freni inibitori, violenta e senza alcuna capacità critica".
Stando a quanto riferito da IlGiornale.it, ora Monir avrebbe cambiato versione. Avrebbe affermato di aver agito quella mattina sotto effetto "di crack e alcol" e che sarebbe intenzionato a chiedere "scusa alla vittima e a risarcire".