Violenta una ragazza in un appartamento in zona Brera a Milano, 27enne condannato a 4 anni
Un 27enne è stato condannato a quattro anni e due mesi di reclusione perché ritenuto responsabile di violenza sessuale su una studentessa universitaria due anni più giovane. L'episodio contestato è avvenuto nella notte tra il 22 e il 23 ottobre del 2021 nell'appartamento in zona Brera, a Milano, in cui viveva la figlia di Urbano Cairo, imprenditore presidente del gruppo editoriale Rcs e del Torino Calcio (mai coinvolta nell'inchiesta). La 25enne aveva denunciato il presunto stupro la sera stessa, dopo essere stata accompagnata da alcune amiche in ospedale.
Il racconto della serata tra i locali milanesi
La 25enne aveva trascorso la nottata in un paio di locali milanesi, il Panika di Porta Nuova e il Play Club di Porta Garibaldi, bevendo in compagnia del suo gruppo di amici. Dopodiché, tutti si erano spostati all'appartamento in zona Brera. Lì sono poi rimasti la padrona di casa, il suo fidanzato, la 25enne e il 27enne che li ha raggiunti a notte fonda.
Mentre la proprietaria dell'appartamento dormiva sul soppalco insieme al suo fidanzato, sul divano letto a piano terra sarebbe avvenuta la violenza. La ragazza ha raccontato di essersi addormentata là e che al suo risveglio si è accorta del 27enne che stava abusando di lei.
La denuncia e la condanna per violenza sessuale
La 25enne è riuscita a lasciare l'appartamento solo un'ora più tardi. Accompagnata da alcune amiche, si è fatta visitare in ospedale e la sera stessa del 23 ottobre ha presentato denuncia contro quel giovane. Anche la figlia dell'imprenditore Cairo è stata sentita dagli inquirenti, ma ha riferito di non essersi accorta di nulla e che quel ragazzo era un suo amico.
Due anni dopo, al termine di un processo con rito abbreviato, il 27enne originario di Firenze è stato condannato a quattro anni e due mesi di reclusione per violenza sessuale.