Violenta una donna in stazione centrale a Milano, la Procura: “Potrebbero esserci altre vittime”
Ha dimostrato "una peculiare crudeltà": sono queste le parole che il pubblico ministero Alessia Menagazzo ha utilizzato descrivendo l'uomo accusato di aver violentato una donna in un ascensore della stazione centrale di Milano. Per gli investigatori, così come riporta il quotidiano Il Corriere della Sera, potrebbero esserci altre vittime e questo significa che, se lasciato a piede libero, potrebbe rifarlo ancora.
L'uomo trovato che dormiva in un'aiuola
La vittima è una donna di 36 anni che, giovedì 27 aprile, si trovava in stazione centrale a Milano perché diretta a Parigi. È stata violentata ripetutamente e per più di tre ore. Gli agenti della Questura di Milano lo hanno fermato poco dopo l'accaduto: stava dormendo in un'aiuola di fronte alla stazione. Per la Procura, se quell'uomo dovesse rimanere libero potrebbe "agevolmente reiterare le violenze". Questo perché potrebbe sfruttare "le situazioni in cui le vittime si trovano sole e pertanto incapaci di difendersi ovvero chiedere aiuto".
La violenza
La vittima ha raccontato di aver incontrato l'aggressore in stazione intorno alle 2.30 del mattino. Era stata lasciata lì da alcuni amici che l'avevano ospitata a Milano ed era in attesa del treno delle 6 del mattino. La donna si è lasciata convincere dall'uomo a seguirlo nei giardinetti di piazza Luigi di Savoia. Ed è lì che l'ha aggredita e violentata. Qualche ora dopo, l'ha costretta a seguirlo in stazione dove l'ha violentata di nuovo.
Quella violenza è stata ripresa dalle telecamere di sorveglianza. L'uomo è poi scappato mentre la donna è stata soccorsa: era in stato confusionale, con graffi ai polsi e alle braccia, una ferita a una mano e i vestiti sporchi di sangue. Per la pm, l'aggressore ha dimostrato di "non avere alcuna remora ad approfittare di una donna e di abusarne in pieno giorno, in un luogo pubblico" pur di "soddisfare" il suo "desiderio sessuale".