Violenta l’ex compagna e minaccia di ucciderla: condannato a sette anni e mezzo
Un uomo di 43 anni, originario di Mariano Comense (Como) è stato condannato a sette anni e mezzo di reclusione dal collegio del tribunale di Como perché accusato di violenza sessuale, minacce e dell'aver fatto mancare al figlio i mezzi di sussistenza che gli sarebbero spettati. A darne notizia è il quotidiano La Provincia di Como. La Procura di Como aveva chiesto una condanna a sei anni e mezzo.
Gli episodi contestati risalgono al 2019. In particolare modo, nella notte tra il 23 e il 24 settembre, l'uomo ha incontrato l'ex nella casa in cui lei viveva con il figlio. I due hanno avuto una violenta discussione: la donna è stata scaraventata sul divano, bloccata e abusata nonostante il figlio dormisse nella camera accanto. La vittima, il giorno successivo, si è recata al pronto soccorso di un ospedale della provincia di Milano. Il referto è stato poi inviato in Procura che ha immediatamente avviato le indagini.
Dagli approfondimenti è emerso che sui social l'uomo aveva pubblicato un messaggio in cui faceva riferimento a quanto accaduto la notte precedente. In un'altra occasione, durante una videochiamata con il figlio che all'epoca dei fatti aveva solo quattro anni, ha minacciato la donna: ha infatti fatto il gesto del tagliare la gola. Infine ha fatto mancare al figlio i mezzi per il suo sostentamento.
Una volta concluse le indagini, è iniziato il processo. Durante la requisitoria, la pubblica accusa ha chiesto una condanna a sei anni e mezzo. I giudici hanno deciso per sette anni e mezzo di reclusione con anche una provvisionale da trentamila euro.