Viola, la 15enne uccisa con un colpo di fucile partito per errore: il ricordo dei compagni di scuola
Si sono raccolti in un momento di preghiera per ricordare la loro compagna Viola, uccisa per errore dal fratello di 13 anni. Il ragazzino avrebbe imbracato il fucile del padre, che ha un regolare porto d'armi per uso venatorio, per poi premere accidentalmente il grilletto: la ragazzina è stata così raggiunta al petto ed è morta poi sul colpo. Questa tragedia ha sconvolto l'intera comunità di San Felice del Benaco, comune bresciano che si affaccia sul lago di Garda. E proprio ieri mattina, lunedì 18 ottobre, i compagni di classe – come riporta il quotidiano "Il Giornale di Brescia" – della 15enne hanno voluto ricordarla.
Il cordoglio dell'oratorio
Viola frequentava la scuola Enrico Medi di Salò. E qui, è stato attivato un servizio di sostegno psicologico per i ragazzi così da aiutarli ad affrontare questo terribile evento. Anche il comune dove Viola e la sua famiglia vivevano si è unito al silenzio e al cordoglio espresso dall'istituto scolastico. Dello stesso avviso anche l'oratorio della chiesa parrocchiale che ha interrotto le attività. Sulla loro pagina Facebook campeggia il post: "L'oratorio ricorda con affetto Viola Balzaretti e si unisce alla preghiera della comunità per lei e la sua famiglia".
Il padre indagato per mancata custodia delle armi
Intanto il padre di Viola, Roberto Balzaretti – ex assessore comunale – è indagato per mancata custodia delle armi e aver lasciato che il figlio prendesse in mano il fucile. In casa della famiglia vi erano una decina di armi, tra pistole e fucili, ereditate dal padre di Balzaretti. Un altro interrogativo è capire come mai il fucile fosse carico al momento della tragedia.