Vigile del fuoco salva la vita a una bimba in aereo: “Quando è tornata a respirare sono rinato anche io”
"Ero in viaggio verso Palermo. Stavo raggiungendo la mia famiglia, quando in aereo ho salvato una bambina che stava avendo difficoltà a respirare". Racconta tutto a Fanpage.it quello che è successo su un volo Milano Palermo del 25 luglio scorso, il vigile del fuoco in servizio a Gorgonzola Francesco Aiello. Lui, insieme al collega Giacomo Cavarretta, sono stati i protagonisti di azione eroica: hanno salvato la vita a una bimba di 12 mesi che aveva perso conoscenza ed è andata in crisi respiratoria. In pochi minuti Aiello ha risposto alla richiesta di aiuto della madre della 11enne ed è intervenuto immediatamente eseguendo il massaggio cardiaco.
Come ha vissuto quegli attimo?
Sono stati veramente attimi. Perché poi ripensandoci sono stati veramente pochi secondi. Anche se in quel momento sembra essersi fermato il tempo. L'impatto è stato ovviamente brutto: ho avuto la bimba esanime in braccio. Sono intervenuto dopo che la madre ha chiamato il personale dell'aereo per chiedere aiuto. Hanno chiesto se c'era un medico a bordo.
Così non ci ha pensato due volte ed è intervenuto…
Mi sono subito alzano dal mio sedile e mi sono diretto verso la bimba. Lo stesso ha fatto un altro vigile del fuoco, un collega che anche lui era sul quel volo per Palermo dopo aver staccato il turno. Non ci eravamo mai visti prima.
Siamo partiti subito con il controllo delle vie respiratorie. Ci siamo assicurati che non avesse nulla in bocca. Così abbiamo iniziato con il massaggio cardiaco. Dopo pochi minuti ci siamo accorti che la bambina ha ripreso conoscenza. L'abbiamo messa sul fianco in posizione di sicurezza. Ha dato un colpo di tosse e ha pianto. Il pianto più bello.
Un lavoro di squadra con il suo collega?
Subito dopo sono intervenuti anche due medici. Ma non ci hanno interrotto perché hanno visto che stavamo praticando la manovra di rianimazione. Come ci hanno riferito dopo, stavamo facendo tutto correttamente quindi ci hanno lasciato fare. Il cambio ci avrebbe fatto perdere tempo. Ci hanno fatto i complimenti. Poi i medici hanno tenuto la bimba sotto controllo per il resto del volo.
È la prima volta che eseguiva le manovre di rianimazione?
Sì. Su una bimba così esanime sì.
Ha salvato una bimba, come si sente?
Ho vissuto in quegli attimi forti emozioni. Non ero abituato, anche se noi vigili del fuoco siamo addestrati al soccorso e ad avere il sangue freddo.
Gli altri passeggeri del volo cosa gli hanno detto?
Al pianto della figlia è seguito l'applauso dei passeggeri. Mi davano pacche sulle spalle e strette di mano. Anche da parte della crew. Ho realizzato dopo, quando mi sono seduto al mio posto cosa avevo fatto.
Cosa hanno detto i suoi comandanti?
Inizialmente non avevo detto nulla, neanche ai miei colleghi del distaccamento di Gorgonzola. Ma l'altro collega che era su quel volo ha raccontato quello che era successo e mi stava cercando. Un giorno quindi è arrivata la chiamata del mio capo per complimentarsi. Via vai poi sono arrivati anche i complimenti di tutti i miei colleghi. Ho una squadra bellissima.