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Vigile accusato di affittare case con contratti falsi: il Comune di Milano si costituisce parte civile

Il Comune di Milano ha chiesto di potersi costituire parte civile al processo a carico di due agenti della polizia locale. In particolare, uno di loro è accusato di aver affittato due appartamenti in modo irregolare e di aver aperto una carrozzeria “non autorizzata” occupando “abusivamente un terreno di proprietà comunale”.
A cura di Enrico Spaccini
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Foto di repertorio
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Un agente della polizia locale, e in parte minore un suo collega, è accusato di abuso d'ufficio, rivelazione di segreti d'ufficio, invasione di terreni o edifici, tentata truffa, calunnia e falso in atto pubblico, accesso abusivo a sistema informatico. Il 54enne, già interdetto fino a fine 2023 dall'esercizio di pubblico ufficio e, quindi, sospeso dal Comune di Milano, avrebbe affittato due appartamenti in modo irregolare e "adibito a officina meccanica non autorizzata" un capannone "occupato abusivamente". Durante l'udienza preliminare, Palazzo Marino ha chiesto di potersi costituire parte civile al procedimento giudiziario a carico dei due dipendenti.

Gli appartamenti affittati in modo irregolare

Le indagini, condotte dagli investigatori della polizia locale e coordinate dal pm Giovanni Tarzia, si erano concluse a fine 2022. Gli agenti avevano perquisito due appartamenti, situati in zona via Chiesa Rossa, intestati ai familiari del vigile 54enne.

Come aveva riportato Il Giorno, in uno erano state trovate due famiglie di origine sudamericana che avevano spiegato di aver preso in affitto, mediante "un falso contratto di comodato" o di un "contratto orale di locazione", ciascuna una stanza a 500 o 600 euro al mese. Nell'altro, invece, ci avrebbero vissuto almeno cinque persone le quali pagavano ognuna circa 300 euro al mese per un posto letto.

L'interdizione per un anno e il capannone adibito a officina

A novembre del 2023, la gip Lorenza Pasquinelli aveva firmato la misura cautelare dell'interdizione per un anno dall'esercizio di pubblico ufficio per l'indagato. Secondo la giudice, infatti, era "pienamente consapevole della presenza di soggetti irregolari nei due appartamenti".

Come riportato dal Corriere della Sera, nella delibera con cui la giunta di Palazzo Marino ha incaricato l'avvocatura a costituirsi parte civile al processo, si legge come il Comune contesti "agli imputati" anche il fatto di "aver occupato abusivamente un terreno di proprietà comunale". Si tratterebbe di un capannone che, secondo l'accusa, sarebbe stato "adibito a officina meccanica non autorizzata"

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