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Vigilante preso in ostaggio nel Duomo di Milano: perizia psichiatrica per l’aggressore

Mahmoud Elhosary, il 26enne che ha preso in ostaggio con un coltello un vigilante nel Duomo di Milano, è stato interrogato a San Vittore. Davanti al giudice ha pronunciato parole sconnesse, tra cui “sono stato drogato”. Sarà necessaria una perizia psichiatrica per valutare la sua capacità di intendere e di volere.
A cura di Simone Gorla
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Un frame del video pubblicato dalla polizia di Milano
Un frame del video pubblicato dalla polizia di Milano

Sarà necessaria una perizia psichiatrica per valutare lo stato mentale di Mahmoud Elhosary, il 26enne egiziano che il 12 agosto ha preso in ostaggio per alcuni minuti un addetto alla vigilanza all'interno del Duomo di Milano, puntandogli un coltello alla gola.

Nel corso dell'interrogatorio davanti al giudice per le indagini preliminari, che si è tenuto nel carcere di San Vittore, ha saputo solo pronunciare parole sconnesse. "Mi hanno drogato", avrebbe detto. Il suo legale, l'avvocato Costanza Pedrotti, gli ha consigliato di avvalersi della facoltà di non rispondere. A questo punto sarà necessaria la perizia per valutare la capacità di intendere e di volere del giovane.

Intanto sono emerse alcuni informazioni sul passato del 26enne. Nel 2016 era stato arrestato per una tentata rapina all'aeroporto di Malpensa. In seguito era tornato in Egitto dove aveva seguito un percorso di cure per ansie, psicosi e depressione. Un trattamento interrotto però al rientro in Italia.

L'allarme era scattato attorno alle 13 di martedì. L'uomo, che si trovava all'interno della cattedrale, si era allontanato e nascosto vicino all'altare. Quando il vigilante lo ha avvinato per capire cosa stesse facendo, il 26enne ha estratto il coltello e glielo ha puntato alla gola, costringendolo a inginocchiarsi.

Il tutto è durato pochi minuti. L'aggressore – come si vede in un video diffuso dalla polizia – è stato circondato dagli agenti. In un momento di distrazione è stato quindi disarmato e reso inoffensivo. In seguito è stato accompagnato negli uffici di via Fatebenefratelli. Esclusa dopo i primi accertamenti la pista dell'atto terroristico. Resta da chiarire la salute mentale del protagonista del caso.

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