Viggiù, dopo la vaccinazione di massa crollano i positivi
Calano i contagi Covid a Viggiù, uno dei comuni lombardi finiti in zona rossa nelle scorse settimane dopo lo scoppio di un focolaio. Qui la cittadinanza ha reagito con la vaccinazione di massa e con i tamponi a tappeto: ad oggi soltanto dieci sono risultati positivi al Covid. Ad annunciarlo è la sindaca Emanuela Quintiglio che sulla sua pagina Facebook ha scritto: "La curva epidemiologica, a dieci giorni dal termine della somministrazione in massa della prima dose del vaccino, è fortunatamente in netta diminuzione". E poi aggiunge: "La notizia è sicuramente positiva e ci fa davvero ben sperare di riuscire a raggiungere l’ambito primato di paese Covid free, ma non è ancora il momento di abbandonare le cautele e trascurare le prescrizioni indispensabili per contenere i contagi". Anche nel paese del Varesotto stanno attendendo la somministrazione della seconda dose vaccinale, frenata anche qui dalla temporanea sospensione del vaccino Astrazeneca.
A febbraio il focolaio era scoppiato in una scuola
Il focolaio in paese era scoppiato nell'Istituto comprensivo Martino Longhi dove erano risultati positivi al tampone una quarantina di contagiati tra insegnanti e alunni: a preoccupare era soprattutto la diffusione della variante inglese e scozzese del Covid-19. Per frenare il focolaio da Regione Lombardia era arrivato l'ordine di trasformare tutto il comune in zona rossa ancora quando le altre zone della regione potevano godersi la zona gialla. La stessa cosa era successo anche a Bollate (Milano), Mede (Pavia) e Castrezzato (Brescia): tutti paese colpiti più degli altri dalla variante inglese. E solo dopo l'entrata in vigore le restrizioni più severe a Viggiù era partita la vaccinazione di massa: a vaccinarsi sono stati prima gli over 80, poi, a seguire la fascia da 66 a 79 anni e successivamente i soggetti tra 18 e 65 anni. Ed ora quasi tutta la popolazione ha ricevuto almeno la prima dose.