Vietata “Bella ciao” al corteo del 25 aprile a Romano di Lombardia: “Non si potrà impedire di cantarla”

A Romano di Lombardia, che si trova in provincia i Bergamo, il Comune ha vietato di effettuare "Bella Ciao" (e non solo) durante il corteo previsto per la Giornata della Liberazione, che si celebra il 25 aprile. La notizia ha sollevato diverse polemiche. A protestare, in particolare modo, la sezione locale dell'Anpi.
L'invito del Governo nazionale di "svolgere tutte le manifestazioni pubbliche in modo sobrio e consono alla circostanza" e cioè al lutto nazionale da osservare per la morte di Papa Francesco, è stato accolto dal Comune con il divieto di effettuare "brani musicali, inni e canti a eccezione del Silenzio e dell'Attenti".
Il presidente dell'Anpi locale Walter Torioni, come riportato dal quotidiano Il Corriere della Sera, ha espresso profonda amarezza, disappunto e dispiacere: "Leggo le disposizioni come una forzatura intenta a silenziare la celebrazione del 25 Aprile per sminuirne la grandezza e il significato di festa popolare per una conquistata libertà ed esercizio di democrazia, che nulla ha d’impedimento al cordoglio per la scomparsa di un pontefice che sentivamo vicino ai valori della Resistenza".
E per questo motivo è stato annunciato che, anche se si potrà impedire alla banda di suonarla, non potrà essere impedito ai "cittadini di cantarla". Pronta la replica dell'amministrazione comunale, che definisce la polemica pretestuosa: "Il divieto di accompagnamento musicale, come dalla nota inviata alle associazioni, è solo per le prime quattro tappe del corteo, mentre il programma rimarrà invariato per la tappa al monumento ai Caduti e la conclusione in piazza Roma".