Viene trasportato al pronto soccorso in stato di incoscienza, si sveglia e aggredisce un medico e due infermieri
Un 33enne ha aggredito un medico e due infermieri con calci e pugni dell'ospedale Carlo Poma di Mantova. L'uomo, senza fissa dimora, era stato trasportato nel pronto soccorso in stato comatoso e, una volta sveglio, avrebbe iniziato a insultare e minacciare i presenti. Non riuscendo a contenerlo, uno degli operatori sanitari ha azionato il pulsante rosso chiedendo l'intervento immediato di una Volante della Questura. I poliziotti lo hanno arrestato e il fermo è stato convalidato questa mattina, mercoledì 5 giugno. Il giudice ha disposto per il 33enne la scarcerazione, ma dovrà rispettare il provvedimento di allontanamento dalla città emesso dal Questore.
L'aggressione al pronto soccorso
Stando a quanto ricostruito, il 33enne sarebbe una persona senza fissa dimora di origine bielorussa. Era stato trasportato in ospedale perché trovato in stato comatoso, di incoscienza. Una volta sveglio, però, avrebbe insultato e minacciato un medico e due infermieri, arrivando ad aggredirli con calci e pugni.
Il personale sanitario ha provato a calmarlo, ma non riuscendo a riportare la calma ha azionato il pulsante rosso. Si tratta del nuovo sistema di sicurezza pensato appositamente per queste situazioni, che consente la chiamata diretta alla Centrale operativa della Questura. In pochi minuti, i poliziotti sono arrivati all'ospedale e hanno immobilizzato e arrestato il 33enne.
La convalida dell'arresto e le condizioni dei sanitari aggrediti
La pattuglia ha accompagnato il giovane in Questura e lo ha tratto in arresto per lesioni a personale sanitario e violenza e minaccia a pubblica ufficiale. Il 33enne è stato anche denunciato per interruzione di pubblico servizio. Nella mattinata del 5 giugno il giudice ha convalidato l'arresto, ha disposto la scarcerazione, ma dovrà osservare il provvedimento di allontanamento dalla città emesso dal Questore.
Il medico e gli infermieri aggrediti, invece, sono stati medicati dai colleghi. I sanitari hanno riscontrato traumi e contusioni giudicate guaribili dai 3 ai 5 giorni.