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Ventunenne aggredito a sprangate da un uomo: condannato a 5 anni e mezzo

Un uomo ha aggredito con una spranga un ragazzo di 21 anni in provincia di Bergamo: è stato condannato a 5 anni e mezzo.
A cura di Ilaria Quattrone
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Immagine di repertorio
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Nella giornata di oggi, martedì 13 febbraio, un uomo è stato condannato a cinque anni e mezzo per aver preso a sprangate un ragazzo di 21 anni. A darne notizia è il giornale BergamoNews. Dopo quell'aggressione, la vittima ha riportato diverse contusioni e un braccio rotto.

L'episodio risale a settembre 2020 ed è avvenuto a Sorisole, in provincia di Bergamo. Il 52enne è il padre di una ragazza di 21 anni, che all’epoca dei fatti ne aveva 17. La figlia aveva accusato il giovane di averla violentata.

L'incontro con la 17enne

L'aggredito, residente ad Almenno San Bartolomeo (Bergamo), girava l'Europa per lavoro a bordo di un camper. In quel periodo era rientrato nella Bergamasca e aveva deciso di contattare la 17enne, che era una sua amica. I due si sono incontrati in una zona industriale. Dopo aver fatto una passeggiata, si sono appartati sul mezzo del ventunenne. Dopo che le avrebbe fatto un massaggio alla schiena, avrebbero avuto un rapporto sessuale consenziente. 

Il ragazzo, non vedendo l'adolescente particolarmente coinvolta, si sarebbe tirato indietro e avrebbe affermato che sarebbe stato meglio rimanere amici. L'avrebbe poi accompagnata a casa. La diciassettenne ha raccontato l'accaduto al fidanzato che avrebbe organizzato la spedizione punitiva con il padre di lei.

L'aggressione

La ragazzina ha ricontattato l'amico e gli ha dato un appuntamento. Mentre chiacchieravano sono arrivati il papà, il fidanzato e due amici. Lo hanno picchiato con una spranga e con una cinghia. Dopo l'aggressione, terminata dai due ragazzi e un terzo giovane arrivato sul posto, il padre della ragazza ha portato tutti al bar a bere.

Nel frattempo il 21enne è riuscito a raggiungere la strada provinciale e chiedere aiuto agli automobilisti di passaggio. Alcuni residenti hanno poi chiamato il 112: sul posto sono arrivati gli operatori sanitari del 118 e i carabinieri di Zogno. La 17enne, contattata dai militari, ha affermato di aver subito una violenza sessuale.

La condanna

Dopo le indagini, il pubblico ministero ha chiesto l'archiviazione per l'accusa di stupro. I denuncianti si sono opposti. Il giudice ha quindi chiesto un'integrazione, ma l'accusa ha nuovamente chiesto l'archiviazione, alla quale è seguita una nuova opposizione. Il giudice per le indagini preliminari ha deciso che non c'erano elementi per procedere con un'azione penale.

Per quanto riguarda l'aggressione, attraverso le immagini delle telecamere installate in zona, è stato possibile ricostruire l'intero accaduto. Due responsabili hanno chiesto scusa e risarcito il giovane (sono stati sottoposti alla messa alla prova). La ragazza e il fidanzato sono stati giudicati dal tribunale di minori di Brescia. Il padre non ha mai mostrato alcun pentimento, ma 5 anni e 6 mesi e il pagamento di una provvisionale di 15mila euro.

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