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Venti ore in coda di notte per rinnovare il passaporto: “Negato un diritto essenziale”

Centinaia di persone si sono messe in coda sin dalle prime ore del mattino sperando di poter rinnovare il passaporto. Le Questure, come quella di Mantova, organizzano quando possono degli open day in modo da accogliere più persone. Nonostante questo, c’è chi rischia di rimanere bloccato per mesi in attesa di un documento.
A cura di Enrico Spaccini
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La fila di persone in attesa di entrare in Questura a Mantova per rinnovare il passaporto (foto da Twitter)
La fila di persone in attesa di entrare in Questura a Mantova per rinnovare il passaporto (foto da Twitter)

C'è chi si è messo in coda alle 6 di questa mattina, lunedì 13 marzo, nella speranza di poter accedere agli uffici della Questura. Nonostante l'ora, però, la fila si era già formata. Qualcuno, infatti, per non correre il rischio di rimanere senza passaporto, ha deciso di passare la notte in auto vicino a piazza Sordello e piazzarsi davanti alla porta del civico numero 46 già dalle 3:30 del mattino. Altri, invece, hanno raccontato di aver accumulato fino a 20 ore di attesa.

La ripresa dei viaggi e la carenza di personale

Una vera Odissea per i cittadini mantovani che si sta trascinando ormai da diversi mesi. La pandemia da Covid-19 non fa più paura e in molti desiderano ricominciare a viaggiare fuori dai confini europei. Inoltre, a causa della Brexit, ora è necessario avere un passaporto valido anche solo per volare in Gran Bretagna.

Se a tutto questo viene aggiunto il sempre più grave problema della carenza di personale nella polizia, che attanaglia tutta la penisola, rinnovare i propri documenti di viaggio è diventata un'impresa. Per questo motivo, le Questure, come proprio quella di Mantova, stanno organizzando quando possibile degli open day in cui vengono accolte 100 istanze in più del solito. Uno di questi è previsto proprio per oggi, con l'ufficio Passaporti che riapre per due ore nel pomeriggio (dalle 14.30 alle 16:30) per andare incontro a chi ha avuto difficoltà, per i motivi più disparati, nell'accedere alla piattaforma da utilizzare per prendere appuntamento.

"Spostarsi è un diritto, che sia per lavoro, per studio o per vacanza", ha spiegato in una nota Andrea Cantarelli, consigliere comunale di Per Mantova, "l'attuale difficoltà a ottenere un documento valido per l'espatrio nega questo diritto" che, sottolinea, "è ancora più essenziale e leso per i migranti che si vedono negato l'accesso alla richiesta di protezione internazionale, rimanendo bloccati per mesi in attesa di un appuntamento in questura per iniziare la pratica e poter essere sistemati nel sistema di accoglienza".

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